Autore Enea Tomei

Enea Tomei

Enea Tomei, poeta. Mai laureato in filosofia del diritto, scrittore, attore, fotografo, critico con se stesso e delle arti che gli piacciono. Cura la sezione musicale del Festival della scena contemporanea Teatri di Vetro, è caporedattore foto della webzine Nucleo, scrive canzoni, suona e straparla nella band folk ‘n rock PHAKE. Autodidatta in tutto, anzi DIY (anche se il diplomino dell'accademia teatrale ce l'ha), non crede nella reincarnazione ma pratica il miracolo e la telepatia. Consiglia la psicoterapia. Ha mandato tutti e tutto a quel paese per ritrovarsi al punto da cui voleva partire più di vent'anni anni fa. Contento, sì ma più vecchio...

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OUTDOOR Urban Art Festival | Fotoreportage CLOSING ACT

Slow Magic (con le sue fantastiche maschere tribali), Odesza, Craft Spells, Yung Gud, Blue Hawaii e Lindsay Lovend. Nei grandi spazi de La Dogana, nuova venue ricavata in alcuni capannoni delle Ferrovie dismessi con Spring Attitude, nella sua versione Waves. QUESTO è CLOSING ACT OUTDOOR Urban Art Festival 2014

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Romaeuropa Festival, DNA 2014 | Fotoreportage

A volte è difficile cogliere l’anima della danza durante le prove “tecniche” delle compagnie ma a volte accade che ogni cosa sia magicamente al suo posto: dipende dall’energia che per motivi insondabili cresce e riscalda l’ambiente artistico, dando al fotografo la possibilità di restituire la sensazione di essere dentro lo spettacolo.

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A most wanted man | Festival di Roma

A most wanted man è un thriller poliziesco soggettivizzato come mai prima. Si è all’interno dell’azione in una maniera dannatamente elegante. Il film dell’olandese Anton Corbijn (Control, The American) è un capolavoro assoluto, è perfetto.

Arte
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moving forward | OUTDOOR FESTIVAL

Outdoor e diventa indoor e si apre in una modalità ampia, accogliente e divertita. Sapientemente illuminata, la mostra dischiude spazi antichi restituendogli quella contemporaneità che le è propria attraverso l’arte

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Obra Gregorio Graziosi | Festival di Roma

Obra è un film filosofico sull’uomo che, dalla costante attenzione alla figura archetipica dell’Architetto (Irhandir Santos), gestito unicamente come figura tragica di questo modello di mondo, ipercontemporaneo e ipercapitalista, a tutta la linea maschile della famiglia dentro cui gran parte della sceneggiatura scava come un bulldozer, non sta parlando di un solo uomo.

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M. Hansen-Løve, Eden | Festival di Roma

Il racconto del fallimento di una carriera musicale per problemi di tossicodipendenza, sfortuna artistica, incapacità di gestire la variazione stilistico-sonora e mancanza di responsabilità finanziaria.

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L. Guerra Seràgnoli, Last Summer | Festival di Roma

La storia di Last summer è quella di una madre giapponese che per quattro giorni ha il permesso di vedere per l’ultima volta suo figlio, nato da padre occidentale, finché questi non compirà 18 anni e potrà decidere autonomamente della propria vita

Festival
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TdV8 | Gruppo Nanou

In un’atmosfera lynchiana lo spettatore è stato lasciato libero di osservare e partecipare l’opera d’arte performativa, sia in termini temporali che spaziali.