Cie Twain physical dance theatre | Romanza – Trittico dell’Intimità

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© Giacomo Citro

© Giacomo Citro

Cie Twain physical dance theatre | Romanza – Trittico dell’Intimità

Coreografia e regia Loredana Parrella
Musiche AAVV
Disegno luci Loredana Parrella
Costumi Loredana Parrella – Realizzazione: Sartoria Mulas
Interpreti Yoris Petrillo, Giulia Cenni
Produzione AcT
In residenza presso SpazioCTw_centrocoreograficopermanente
Con il sostegno del MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo

Dal 27 al 30 Marzo, Teatro Furio Camillo, Roma

Il Teatro Furio Camillo continua ad inserire nella sua programmazione la danza contemporanea. Dal 27 al 30 Marzo è la volta della compagnia romana Cie Twain physical theatre della coreografa Loredana Parrella che propone il suo Romanza – Trittico dell’Intimità, tre quadri di pura poesia per una coppia di danzatori.

I danzatori in questione sono i bravissimi ed emozionanti Yoris Petrillo e Giulia Cenni. Due interpreti alle cui qualità tecniche si sommano una presenza scenica intensa e vibrante, professionalità e un’intesa perfetta.

I quadri, che compongono l’ora di spettacolo, sono Angeli e Insetti, Riflesso e Féroce Présence. Tre ritratti diversi accomunati dal tema dell’intimità e della relazione di coppia, dualità che non si limita a rappresentare la relazione amorosa ma che abbraccia, con delicatezza e forza al tempo stesso, tutti i tipi di relazione umana.

 Un viaggio attraverso i corpi che riporta alla luce le passioni, le emozioni e le fragilità umane, in modo spietato e crudo, poetico e angelico. Una commistione di emozioni disparate e differenti che accostate tra loro rendono ancora più empatico ed emozionante il percorso proposto dalla coreografa. Nei diversi quadri rappresentati si scorgono molteplici immagini, vengono evocati ricordi e vengono sollecitate corde emozionali personali.

Senza la pretesa di dare un significato univoco e chiuso al tema trattato, Loredana Parrella ci lascia annegare in un mare di possibilità, ci lascia emozionare con la potenza dell’evocazione. E così che dentro un gesto, dei movimenti, delle interazioni e degli sguardi, si ritrovano echi passati, come quelli di Orfeo ed Euridice, o condizioni presenti, come le spose bambine dell’India, o continuando a vagare con la mente, richiami a Le modèle rouge di Magritte, ad un certo gusto surrealista e al tempo stesso tragicamente realista.

Uno spettacolo che parla all’inconscio, che ti scava dentro e ti trascina in un turbinio di ricordi ed emozioni.

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Autore

Valeria Loprieno

Caporedattrice della sezione Danza e Teatro. Danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Laureata con il massimo dei voti, in Lettere con indirizzo discipline dello spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrivetemi a teatro@nucleoartzine.com

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