F. Bruni – E. De Capitani | Frost-Nixon

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frostnixon

Frost-Nixon
di Peter Morgan
regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
traduzione  Lucio De Capitani
con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
e con Luca Toracca, Claudia Coli, Nicola Stravalaci, Alejandro Bruni Ocaña, Andrea Germani, Matteo De Mojana
luci Nando Frigerio
suono Giuseppe Marzoli
 
dal 20 al 30 Maggio
Teatro Argentina, Roma
 

Nella cornice del Teatro Argentina è andato in scena, dal 20 al 30 Maggio, Frost-Nixon, lo spettacolo sulla nota intervista televisiva nella quale Richard Nixon ha ammesso la propria colpevolezza.

Il Presidente americano Richard Nixon, a causa dello scandalo Watergate costatogli l’impeachment per ostruzione della giustizia, è costretto a dimettersi pur dichiarando la propria innocenza. Il front man inglese David Frost, a caccia di successo nella televisione americana, decide di giocarsi  fama, denaro e reputazione in una serie di interviste a Nixon il quale, dopo una sequenza di domande incalzanti dell’avversario, finisce con il dichiararsi colpevole davanti alle telecamere di uno dei più grandi scandali politici della storia contemporanea.
Il testo, riadattato al cinema nell’omonimo film diretto da Ron Howard (2009), è stato scritto nel 2006 da Peter Morgan, sceneggiatore e drammaturgo inglese, famoso per le sceneggiature di The Queen (2006) e Rush (2013).

La scenografia, non appariscente, è utilizzata in modo mirabile. Si trasforma continuamente, pur rimanendo sempre la stessa, in un ufficio presidenziale, in un’automobile, in un aereo e in uno studio televisivo.
Inoltre, la grande presenza scenica degli attori Ferdinando Bruni (Frost) e Elio De Capitani (Nixon), entrambi registi della pièce, e degli altri sei personaggi, rende lo spettacolo estremamente godibile e semplice da seguire nonostante l’argomento possa risultare noioso da un lato e scontato, poiché già ampiamente dibattuto, dall’altro.

Le modalità del dibattito televisivo sono rese alla perfezione dal paragone, neanche troppo velato, di un incontro di box. È il suono del ring, infatti, a sancire la conclusione e la ripresa del duello e i due contendenti, durante le pause, si ritirano nel proprio angolo dove vengono spronati e incoraggiati dal proprio entourage.
Alla fine Frost capisce che il suo avversario è ormai un animale ferito che sta per concedersi volontariamente alla propria fine. Tra i due combattenti solo uno riceverà gloria e onore, mentre per lo sconfitto non ci sarà più alcuna occasione per mettersi in gioco.

Frost-Nixon non è altro che la messa in scena del primo caso di giornalismo-spettacolo con la conseguente riflessione sulle bugie della politica e sul ruolo dei network, fondamentale nella società attuale.
Nonostante i primi round fossero andati a favore del politico corrotto, proprio sul finale dell’ultimo l’uomo di spettacolo riesce a mettere a segno il KO che consente al cittadino, almeno per una volta, di conoscere la verità e al politico di pagare le conseguenze delle proprie azioni.

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Autore

Roberto Compagnone

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