Fumetto Italiano | Cinquant’anni di romanzi disegnati

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Artista AA.VV.
Titolo Fumetto Italiano | Cinquant’anni di romanzi disegnati
A cura di Paolo Barcucci e Silvano Mezzavilla
Promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Luogo Museo di Roma in Trastevere, Piazza Sant’Egidio 1/b
 
 
 
 
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Dal 27 febbraio al 24 aprile, sarà possibile entrare al Museo di Roma in Trastevere per assaporare quella che è una delle più interessanti e miscelate raccolte di fumettisti italiani dalla fine degli anni ’60 ad oggi. Artisti molto diversi fra loro come cifra stilistica, come formazione accademica e come formazione non accademica, come tipologia di narrazione, dal romanzo storico, al satirico, al romantico. La prima cosa che salta all’occhio è come una serie di artisti di grande valenza artistica e di stili molto diversi fra loro, possano non solo coesistere nello stesso ambiente, ma fiancheggiarsi e supportarsi l’uno con l’altro, sostenendo piuttosto che -come spesso capita- confondere il visitatore.

Hugo Pratt, Altan, Milo Manara, Guido Crepax, Andrea Pazienza, Zero Calcare, Leo Ortolani e PiaValentinis sono solo alcuni dei numerosi nomi di cui si possono visionare le opere -ed in alcuni casi non solo, dato che alcuni artisti hanno messo a disposizione del visitatore alcune stampe delle tavole da poter portare via con se all’uscita della visita- all’interno dell’esposizione.

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L’esposizione ha come enorme pregio la circolarità, che la rende scorrevole e di facile fruizione dal momento che, trattandosi di tavole fumettistiche, si ha la necessità in alcuni casi ed in altri la voglia, di avvicinarsi per leggere i dialoghi dei personaggi, proprio per questa esigenza i curatori hanno compiuto la saggia decisione di porre di fronte alle tavole dei pannelli di plexiglas. Nota di merito va anche all’allestimento ordinato e di grande impatto spaziale, accento non trascurabile dal momento che la stessa mostra, allestita diversamente, sarebbe potuta facilmente diventare un pout-pourri di opere e tratti di matita poco leggibile, se anche l’illuminazione non fosse stata adeguata. L’altissima qualità ed il valore artistico delle opere, ha fatto si che si potesse godere della grande tecnica in alcuni casi, del tratto di matita/carbone o dei colori sgargianti e Pop Art. Un’esposizione dai mille sapori e colori, che non deluderà di certo le aspettative degli appassionati del genere, né dei curiosi o dei visitatori che si siano trovati lì per caso, come degli amanti della bellezza e dell’appagamento estetico.

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Autore

Martina Caronna

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