MiceCars. A S I M O / I

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A S I M O - I

Album: A S I M O / I

Artista: MiceCars

Uscita: Febbraio 2014

Etichetta: BlackLodge

Produzione: MiceCars e Andrea Sologni con l’assistenza di Raffaele Marchetti

Artwork: Fabio Ramiro Rossin

Esce, a sette anni di distanza dal loro primo album I’m the Creature, il secondo lavoro sulla lunga distanza dei MiceCars (Piermaria “Peter T.” Chapus e Daniele “Little P.” Bova) che si avvale della collaborazione di alcuni tra i musicisti più in luce della scena indipendente italiana: Andrea Mancin dei Giardini di Miro e Pasquale Citera dei Paxxxx tra gli altri. I MiceCars, vincitori di un premio della critica al MEI al loro esordio, licenziano un disco coinvolgente ed alienante allo stesso tempo. Uscito per la neonata BlackLodge, è ispirato alla figura dell’umanoide Asimo, acronimo di Advanced Step in Innovative MObility, robot introdotto dalla Honda nel 2000.

A S I M O / I cammina tra atmosfere brumose, gelide a volte, umide, calde e avvolgenti. I cori delicati (Glare, Map), l’elettronica minimale di stampo spacey (Hypersomnia), gli squarci r&b (In da Ghetto, ancora Map) o acustico psichedelici (Sloth) danno ai brani un carattere complessivamente nostalgico. Alt-rock di gran caratura, batteria rotonda e piena, corde ai minimi termini, elettroacustica raffinata, questo lavoro esprime il massimo di sé nella ballata Interlude, un folk spaziale e distorto con inserti cameristici. Album dal glamour elegante, dolce e ipnotico che inizia bene e cresce con l’ascolto. Da godere la chiusura dream pop di Volunteer completamente sbracati sul divano nella penombra estiva mentre si sorseggia un cocktail a base di arancia.

Parafrasando i testi ricchi di metafore poetiche si può dire che raccontino una filosofica fine del mondo tra amori che (s)fuggono, sentimenti poco definiti e ondivaghi tra veglia e sogni: piuttosto che assistere alla negazione dell’uomo forse è meglio cadere in letargo e risvegliarsi quando tutto è pronto per un nuovo inizio.

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Autore

Enea Tomei

Enea Tomei, poeta. Mai laureato in filosofia del diritto, scrittore, attore, fotografo, critico con se stesso e delle arti che gli piacciono. Cura la sezione musicale del Festival della scena contemporanea Teatri di Vetro, è caporedattore foto della webzine Nucleo, scrive canzoni, suona e straparla nella band folk ‘n rock PHAKE. Autodidatta in tutto, anzi DIY (anche se il diplomino dell'accademia teatrale ce l'ha), non crede nella reincarnazione ma pratica il miracolo e la telepatia. Consiglia la psicoterapia. Ha mandato tutti e tutto a quel paese per ritrovarsi al punto da cui voleva partire più di vent'anni anni fa. Contento, sì ma più vecchio...

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