Roma Fringe Festival | Giorgia Mazzuccato | Viviamoci

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di e con Giorgia Mazzuccato

musiche originali Roberto “Ominostanco” Valicelli

 

28 agosto 2016, Roma Fringe Festival, Roma

 

Fra gli spettacoli che hanno aperto la prima settimana del Roma Fringe Festival – festival teatrale internazionale arrivato alla sua V° edizione romana, posticipata dal consuetudinario appuntamento d’inizio estate – troviamo Viviamoci, di e con Giorgia Mazzuccato, interprete arrivata finalista lo scorso anno.

Una messinscena semplice capace di regalare al pubblico presente sfumature tenui ed accese, un rincorrersi di ritmi serrati che prendono respiro in sospensioni calibrate e dense di emotività. Sul palcoscenico un corpo che si triplica, che modula la sua voce e racconta tre storie che si intrecciano fra loro, in una trama che si sviluppa conservando sempre una traccia di mistero sul perché queste vite possano appartenersi. Piccoli scontri che sono in grado di lasciare orme sui cuori di chi è coinvolto, narrati a gran voce dall’esuberanza e curiosità di una bambina, che in compagnia del valoroso pelouche Capitan Vento si destreggia fra giochi di parole, si fa rincorrere da sogni colorati e sfavillanti, si ferma pensierosa ad osservare le domande a cui non sa ancora rispondere, che sembrano essere barche su cui navigare. Tutto questo è vita, resa dolceamara dal segreto che ancora è nascosto alla piccola, ma che determinerà fortemente la sua coscienza.

E’ impossibile distogliere l’attenzione dal filo del racconto, anche perché la Mazzuccato padroneggia il suo testo e la sua arte, incantando chi ascolta. Sincero è il suo balzare nella vita di ciascun personaggio, come sottili e reali sono le tinte con cui li rende carne viva capace di provare sensazioni, emozioni, di vivere. Il testo si divide fra un rocambolesco inseguimento paradossale e una concreta espressione di quotidianità, quella che appartiene a tutti e che accomuna gli spettatori presenti ai tre personaggi. La delicatezza, la fragilità, l’attesa, la purezza sono alcune delle qualità portate a galla dalle parole che aleggiano fra gli alberi di Villa Ada e che ricadono come foglie su chi ascolta, qualità forse tralasciate ma che rendono singolari alcuni momenti della vita. Col fiato sospeso si seguono tutti gli attimi che scandiscono la pièce, accompagnati dalle musiche originali di Roberto “Ominostanco” Valicelli che si legano alla perfezione, aggiungendo all’atmosfera della performance un commento sonoro pertinente e che non distrae.

Viviamoci è un’esperienza che lascia in un silenzio riflessivo: si esce inebriati di bellezza, col cuore malinconicamente leggero, liberi di alcuni sospiri e con gli occhi alleggeriti da qualche lacrima, ma inguaribilmente desiderosi di stupirsi di fronte a cose che apparentemente non sono straordinarie, ma che ad uno sguardo più sottile rivelano un piccolo miracolo.

 

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Autore

Ludovica Avetrani

attrice, danzatrice, curiosa. caporedattrice delle sezioni di teatro e danza. odia le maiuscole.

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