CHAIRLIFT LIVE
Artista: Chairlift
Componenti: Aaron Pfenning, Caroline Polachek e Patrick Wimberly
Dove: Villa Medici
Quando: 31 Maggio 2012
Album in promozione: Something
Etichetta e data di pubblicazione: Karine Records, 24 Gennaio 2012
Info:
Una serata magica quella svoltasi a Villa dei Medici in occasione della manifestazione Villa Aperta e soprattutto della prima apparizione romana dei Chairlift, band americana proveniente da Brooklyn, seguita in scaletta da Rachid Taya, la cui esibizione viene quasi oscurata dall’impatto synth-pop dei primi. Un intro che viene accolto con grande entusiasmo da un pubblico raffinato e attento ai dettagli.
La formazione si presenta in chiave squisitamente anni ’80, sia nel look che nelle sonorità che riprendono le atmosfere di quegli anni senza mai banalizzarle. La profondità delle linee di basso rimanda a tratti all’epoca punk dei Clash, come il taglio di capelli e le pose. Il loop di batteria che introduce Bruises sembra quasi una citazione ai Cure di Close to Me, che si arricchisce poi con la vocalità in falsetto di Caroline Polacheck. Forti emozioni ancora con Planet Health che riprende invece le sonorità delle tipiche ballads alla Billy Idol e ci riporta indietro nel tempo, facendoci rivivere per un attimo quelle atmosfere indimenticabili.
Poche parole tra un brano e l’altro ma ciò che più colpisce è la professionalità e l’impeccabilità dell’esibizione, oltre agli arrangiamenti e alla timbrica vocale che rimanda allo stile di Sinead O’ Connor e alle reminiscenze Lennoxiane. Something, il loro ultimo lavoro, non presenta potenziali hits tranne che per I Belong in your arms. Tuttavia rappresenta il perfetto connubio tra elettronica e pop-wave.
La performance non tradisce le aspettative e raggiunge il suo picco in Peculiar Paradise, dove si richiamano i Tears for Fears di Head Over Hill: l’uso massiccio dell’elettronica che caratterizza le strofe, cede infatti il posto alla melodia martellante del ritornello. In Amanaemonesia, eseguita nella parte conclusiva del concerto, viene presa in prestito, come in un Sampling, l’intro di un brano d’esordio dei Porcupine Tree, gruppo della scena Progressive britannica anni ’90, a metà tra i Pink Floyd del leggendario Syd Barrett e lo space rock. Tante dunque le citazioni che però vengono inserite con eleganza, mentre semplici ed accattivanti melodie emergono da arrangiamenti sofisticati che fondono elementi elettronici new wave con atmosfere vagamente dark.
Chiunque abbia solo ascoltato le tracce studio noterà come la dimensione live più si addice al loro stile, nonostante non vengono posti in essere cambiamenti strutturali rispetto all’album. Ciò che cambia in effetti è l’atmosfera, che combinata alla loro musica, attribuisce loro un fascino unico ed etereo.
Something costituisce certamente una virata verso il mainstream, dopo gli esordi indie di Does you inspire you (2008). Il tour promozionale li vedrà partecipare allo storico festival Loolapalooza, Sabato 4 Agosto, mentre il giorno prima saliranno sul palco artisti del calibro di Red Hot Chili Peppers, Franz Ferdinand e altri. La prossima data sarà invece Mercoledi’ 6 Giugno a Parigi.