REFLECTIONS – BILL VIOLA
Villa e Collezione Panza, Varese
Dal 12 maggio 28 ottobre 2012
Reflections sono le undici installazioni che Bill Viola ha portato a Villa Panza per una mostra, da lui stesso concepita e realizzata, dove arte e natura, antico e moderno, mito e realtà, dialogano armoniosamente tra loro ripercorrendo i momenti principali della ricerca artistica e filosofica del video-artista.
Reflections non si “visita”: sarebbe uno spreco e uno sbaglio. E’ piuttosto una pausa, un momento di distacco dal resto, per cui è necessario rallentare, fermarsi e prendere tempo.
Il percorso inizia al piano superiore dove Three Women e The Innocents ci accolgono e colpiscono inaspettatamente, mostrando le tecniche e tematiche peculiari dell’artista. Il video è mezzo attivo. Schermi al plasma si trasformano in tele in movimento che attraggono e plasmano l’osservatore. L’acqua, come soggetto fondamentale dell’opera, è l’elemento rigenerante per le figure umane che animano questi video e per noi, che non siamo più solo dei semplici spettatori.
Differenti sono le opere The Darker Side of Dawn e Passage into the night, i cui soggetti si trasformano quasi impercettibilmente, e The Emergence, dove il tema classico della Pietà è ispirato ad una pala d’altare di Masolino da Panicale, rivisitata però in chiave iper-moderna, con la Maddalena in jeans e borsetta.
Nelle stanze successive i lavori di Dan Flavin e James Turrel creano una pausa allucinatoria, con spazi costruiti da luci di varia intensità cromatica e di forte impatto emotivo.
La mostra prosegue anche al piano inferiore: un atrio, che mantiene l’aspetto originario di scuderia, ci introduce alle ultime tre sale in cui sono collocate The Reflecting Pool, tra le più note installazione di Viola, e The Nantes Tryptich, un pugno nello stomaco per chi osserva. Si tratta di un’opera che mostra la vita fluttuare tra nascita e morte, concetti impersonati nelle figure della moglie e della madre dell’artista.
Infine The Sleepers, in mostra per la prima vola in Italia, racchiude il senso complessivo della vita secondo Viola. Citando l’autore stesso:
«Ciascuna vita è simile ad una catino che fluttua sulla superficie di un oceano infinito. Fintanto che avanza si riempie dell’acqua che lo circonda. E’ una metafora della conoscenza. Quando l’acqua dentro al catino raggiunge lo stesso livello dell’acqua circostante non c’è più bisogno del contenitore che s’inabissa, mentre l’acqua di dentro si mischia con quella di fuori. Chiamiamo quel momento morte. Mi ritorna sempre in mente questa analogia come metafora di noi stessi».