Condominio Occidentale è uno spazio. Una piattaforma inventata, abitata da persone e situazioni reali. Un non-luogo che prende forma e vita sulla scia del romanzo omonimo di Paola Musa, da cui è tratto.
Una donna in difficoltà economica, rappresentata su dimensioni spazio-temporali sovrapposte, parla di sé, della figlia e dello spettro di vita che le gira intorno. Il racconto è un grido, una denuncia, uno spaccato di emarginazione che offre però una via di fuga: anche nella società cinica, spietata, fredda come la pioggia che incombe, si può ritrovare la naturale armonia della tolleranza, della convivenza, delle risorse attinte al bagaglio più profondo delle virtù umane. S’intuisce amore, in Condominio Occidentale, si percepisce il tessuto di sentimenti su cui è stato pensato. Piccole storie e vicende marginali si intrecciano senza soluzione di continuità, fino a creare una rete di interazioni, un sistema collettivo e organizzato.
E, nella povertà organizzata del campo di accoglienza, si respira il naturale accordo di uomini e donne che, nella battaglia per la sopravvivenza, rivendicano dignità; dignità dell’individuo nella moltitudine, dignità nella diversità, dignità nell’abbandono e nella solitudine.
Condominio Occidentale si segue con curiosità. La tristezza non entra. Si percepisce appena un’ombra d’inquietudine che lascia il posto a un raggio bello di speranza. Uscendo dal teatro, ci si sente proiettati in un mondo sporco, ma ancora degno di essere conosciuto e vissuto.
Un’ora che fila via liscia, tra colori cupi e soliloqui, tra grida e dialoghi serrati; scambi diretti, taglienti, inquinati a tratti dai luoghi comuni, spesso endemici in ogni riflessione sui concetti di autorità, di integrazione, di tolleranza, ma incapaci di ostacolare la scorrevolezza e l’utilità dello spettacolo.
L’abbraccio finale fra gli attori, che riempono il palcoscenico e il pubblico, sintetizza al meglio il significato che sovrintende a tutto il lavoro. Un’immagine può più di tante parole; sicuramente più di ogni possibile spiegazione.
Con l’onore del patrocinio della Comunità Europea e con l’Alta Medaglia della Presidenza della Repubblica, un bravo a tutti.
Un tributo particolare ai ragazzi ipovedenti protagonisti.
CONDOMINIO OCCIDENTALE
di Paola Musa e Tiziana Sensi
musiche originali di Dario Rosciglione
con Doriana Bandinelli, Chiara Scarpulla, Luisa Banfi, Gerry Longo, Giovanni Sansonetti, Agostino D’antoni, Paola Persia, Thomas Luciow Frossard, Rosanna D’amato, Linda Novelli, Mariateresa Pascale, Giulio Pantellini, Gianluca perciballi, Stefania Urbani, Giorgia Monti, Deborah Sebastiani, Alessandro Waldergan, Valentina Zappalà.
regia Tiziana Sensi e Angelo Libri
30 novembre 2011, Colosseo Nuovo Teatro – Roma