Foto: Luca Gandolfi
ABOUT WAYNE
Dove: Circolo degli Artisti
Quando: 5/05/2012
line up:
Giampaolo Speziale – voce
Jacopo Antonini – chitarra
Daniele Giuili – chitarra
Francesco Maras – batteria
Giovanni De Sanctis – basso
Guests: AUTOREVERSE + RIVOLTA
Info:
Ci risiamo: un altro articolo arrabbiato e nostalgico sul declinio della “scena romana” o al contrario una sua apologia? In effetti non ho mai capito cosa si indichi con l’espressione “scena romana”: le bands più o meno affini musicalmente riunite in una sorta di corporazione arti e mestieri della provincia di Roma, oppure il sistema aperto costituito dal pubblico romano considerato estremamente “selettivo”?
Sta di fatto che l’altra sera tre fantastiche bands di Roma e provincia hanno condiviso il palco di fronte ad un pubblico di ascoltatori attenti e divertiti, saturando gli ampi spazi del Circolo degli Artisti e vaporizzando le polemiche che da qualche anno ingombrano il sottobosco capitolino e distolgono l’attenzione dall’elemento propriamente musicale.
Nessuna delle formazioni esibitesi ha bisogno di presentazioni: la loro massiccia partecipazione ad eventi di portata nazionale ed internazionale può essere un ottimo biglietto da visita. Ed è proprio la popolarità e il valore dei due gruppi in apertura che ha contribuito ad incendiare l’atmosfera: Rivolta e Autoreverse e il loro rock energico, diretto e sincero.
I grandi attesi della serata erano però gli About Wayne, di ritorno nella loro roccaforte scelta come conclusione del tour 2012. E una volta sul palco, loro stessi non hanno nascosto la soddisfazione di percepire un calore rigenerante da parte dell’auditorio dell’urbe: prova schiacciante del fatto che il successo costruito dai 5 musicisti negli ultimi 2 anni non ha fatto girar loro la testa.
Dalle sonorità dei loro pezzi e dalla disinvoltura nell’esecuzione si avverte una profonda padronanza del loro talento individuale, aspetto che porta a tradurre la carica trasmessa dalla performance in una speranza politica di riscoperta meritocrazia. Melodie vagamente malinconiche e non convenzionali caratterizzano la loro produzione vocale sottolineata, in quasi tutti i brani proposti nel live e tratti dal loro Rushism, da scelte armoniche e ritmiche molto sofisticate e ad un tempo esaltanti. La vocazione pop del songwriteing complessivo – strutture e “ritornelloni” da sing-along – e la straordinaria voce del cantante, danno ai pezzi una visibilità ed impatto altrimenti irraggiungibili vista la ricercatezza dei voicing colti. Tutto questo investe gli About Wayne della missione di educatori all’ascolto, addestratori di orecchi che abituano il grande pubblico a qualcosa di veramente nuovo camuffato da easylistening.
Verso la fine del concerto – ulteriormente impreziosito dalla loro famosa versione di Eleanor Rigby – si vorrebbe aver scritto la maggior parte dei loro pezzi.
Profonda ammirazione.