Rosso20sette ArteContemporanea presenta la collettiva Almost All: un’esclusiva raccolta di opere scelte che offre una panoramica su molti degli artisti che rappresentano la galleria.
Titolo: ALMOST ALL
Artisti: Sergi Barnils, Davide Bramante, Marco Cazzato, Diamond, Lorenzo Mattotti, Antonello Silverini, Spider, Gianluigi Toccafondo
Luogo: Rosso20sette ArteContemporanea, Vicolo del Governo Vecchio 8
dall’8 dicembre al 25 gennaio 2014
Otto artisti tra loro distinti per generazione, stile e tecnica, sono i protagonisti della retrospettiva Almost All, la mostra in corso presso la Galleria Rosso20sette ArteContemporanea di Roma, visitabile fino al 25 gennaio.
Un’esplosione di narrazioni cromatiche, e sovrapposizioni tra spazio e tempo danno vita a una danza di figure e vuoti che si rincorrono, fino a materializzarsi nelle opere degli artisti capaci di raccontare echi passati e squarci futuri attraverso scatti, illustrazioni e geometrie che catturano un presente permanente e vivo. Un groviglio di sfumature caratterizza le opere di Sergi Barnils, artista nato in Africa Equatoriale che vive e lavora a Barcellona. La sua pittura aniconica si sviluppa attraverso una stratificazione della materia, nella quale dialogano surrealtà e astrazione, simbolismi primordiali e avanguardie, andando a comporre così un personale alfabeto espressivo fatto di segni e colori, ricerche e rivelazioni.
Rivelazioni sospese nel tempo e impressionate per noi dagli scatti fotografici di Davide Bramante, fotografo siracusano che ci offre le sue visioni, cattura luoghi, emozioni, sentimenti, istanti per poi descriverle in un’immagine, frammentata, compressa, elaborata e unica, un assemblaggio di nuovi orizzonti da scoprire nel nostro quotidiano. La serie di opere illustrative rimandano ad un mondo onirico e fantastico, composizioni che diventano pura sintesi spaziale con un segno deciso e penetrante. Rappresentazioni surreali si sostituiscono alla realtà grazie al tratto che disegna i profili dei personaggi disegnati da Marco Cazzato, illustratore torinese che vanta molteplici collaborazioni con importanti testate giornalistiche, gruppi musicali ecc. Un’autonomia stilistica contraddistingue i lavori di Cazzato, che accompagnano lo spettatore in una fiaba intensa e misteriosa, in cui i personaggi si rifugiano negli abissi più profondi dell’anima, la scavano con graffi penetranti ma gentili tracciandone un filo immaginario che dall’inquietudine porta alla totale serenità.
Il passaggio dalla descrizione all’emozione si compie nelle opere di Lorenzo Mattotti, uno dei maggiori illustratori al mondo; il segno è per lui un risultato dello sguardo, combinato con la memoria, che dà vita a sinfonie di colori e contrasti incisivi, in un’indagine sottile e intima, fortemente personale. Prosegue il percorso approdando così allo stile visionario e poetico di Antonello Silverini artista romano, e alle ibridazioni e mutazioni delle rappresentazioni di Gianluigi Toccafondo, il capofila di quella generazione di artisti prestati all’animazione.
Attraverso le contaminazioni di Spider si giunge infine alla Street Art espressa dai lavori di Diamond, intrisi di un forte dualismo dove il segno raffinato e ricercato si accosta al Simbolismo del secessionismo viennese.