45 anni, Andrew Haigh, Gran Bretagna 2015, 93′ Prodotto The Bureau Film Distribuito Teodora Film @nelle sale italiane dal 5 novembre
Andrew Haigh, dopo Weekend, lungometraggio del 2011 accolto positivamente dalla critica, dirige un film delicatissimo, centrato sulle interpretazioni magistrali di Charlotte Rampling e Tom Courtenay, vincitori al Festival di Berlino nelle categorie miglior attrice e miglior attore.
Kate e Geoff sono una coppia inglese che celebrerà a breve con una festa 45 anni di matrimonio. Proprio nella settimana del loro quarantacinquesimo anniversario, arriva la notizia del ritrovamento, in un ghiacciaio svizzero, del cadavere della prima fidanzata di Geoff, Katya, scomparsa a 27 anni. L’evento turba la vita serena della coppia e Kate inizia a percepire l’inquietante presenza del primo amore di suo marito e a mettere in discussione i presupposti del loro matrimonio.
In un’opera basata sulla situazione scatenata da un solo evento, quello che travolge la vita dei due protagonisti, l’azione è quasi del tutto assente. Ma ciò non importa, perché 45 anni si compone di una dolcezza e soavità incredibili quelle delle stesse parole di Geoff, che cerca di rassicurare la moglie, seppure non negando di essere turbato. Il fulcro del film sta nel tempo che Geoff e Kate passano a rimuginare sul “what if…”: cosa succede nelle esistenze di due persone che si amano dopo una scoperta del genere, come si sentono e cosa si dicono – ma soprattutto non dicono?
La recitazione di Charlotte Rampling e Tom Courtenay è grandissima, perché non dà risposte, non cercando spiegazioni alla vita ma presentando tout court cosa un evento del genere scatena emotivamente nelle esistenze di un marito e di una moglie anziani. Nelle loro menti ricoperte dal dubbio, i loro ragionamenti si innescano uno dopo l’altro, in contemporanea, senza che il film tenti di dischiudere le motivazioni dietro i fatti.
Ad enfatizzare l’espressione attoriale, la fotografia amalgama l’affetto e l’incertezza della situazione emotiva in cui sono gettati Geoff e Kate. I personaggi sono immersi, la maggior parte del tempo, in tonalità soavi di luce pastello, mentre nei momenti di maggior tensione i grigi si incupiscono, gettando ombre severe sui volti degli interpreti.
In 45 anni una cosa poteva essere migliorata. Si tratta dell’ovvietà di qualche battuta, non di più: sebbene, Tom Cunning e Charlotte Rampling nobilitino, con la loro recitazione fatta di silenzi carichi di significato, la maggior parte delle ingenuità nei dialoghi, alcune inevitabilmente permangono. In un film del genere, che è un piccolo gioiello, è un vero peccato perdersi su dialoghi che sarebbe bastato limare appena un po’ di più.