La Casina delle Civette a Villa Torlonia ospita fino all’ 8 giugno la personale di Antonia Ciampi dal titolo Archivio dei sogni: lo spettatore, grazie alla forma plastiche lasciate nello spazio, è condotto in un viaggio onirico che tocca tutte le emozioni.
Reportage foto di Daniela Manciati
Artista: Antonia Ciampi
Titolo: Archivio dei sogni
Luogo: Musei di Villa Torlonia, Via Nomentana 70
fino all’8 giugno 2014
Una Ragnatela prende forma all’ inizio della mostra come se volesse trascinarci in un vecchio archivio: ed è proprio in questo preciso momento che comincia il viaggio onirico in cui lo spettatore è coinvolto.
Appaiono foglie secche racchiuse in un contenitore di vetro, che rimangono sopra un’altalena come se aspettassero il vento che le dondoli; fiori secchi e sassi sono invece immobilizzati nel tempo, come crateri sospesi nel cielo stellato in attesa di un magico sogno. Questo è solo l’inizio della emozionante e simbolica mostra onirica di Antonia Ciampi tenuta alla Casina delle Civette in Villa Torlonia. In questa Casina dove tutto risplende con la bellezza dei vetri dipinti che danno degli straordinari giochi di luce colorati, Antonia Ciampi rappresenta il suo “Archivio dei sogni”: il suo Autoritratto, un cuscino bianco che induce o seduce ad addormentarsi, per vivere il sogno in questo spazio racchiuso in una valigia di ricordi, che contiene emozioni e pensieri.
Nelle opere viene usato materiale come il legno, gommapiuma, vetro, piombo ed elementi naturali. Immagine particolare sono le piume bianche con cui l’artista costruisce un nido con dentro una piuma blu, lasciata volontariamente lì come per aspettare una nascita non ancora avvenuta; e poi l’occhio ne incontra un’altra chiusa in una gabbia pronta a prendere il Volo con fuori altre piume che aspettano che fugga via. L’artista esprime l’irrefrenabile senso di liberare le proprie emozioni e i pensieri attraverso due immagini: quella di un uovo mai sgusciato e rimasto solo nel suo silenzio in una Pioggia di riflessioni sospesi e quella delle foglie soffocate e legate strette tra loro nella prigionia di un vetro, sebbene sembrino librarsi in aria come pensieri.
Poi l’occhio ormai incantato incontra una BioGrafia scritta su pagine di un libro gigante e due pagine illustrate come per scrivere i versi Da Te Per…Tosca, come per Ascoltarsi seduti uno vicino all’altro con un sottofondo di musica. Nella Conversazione si trovano due sedie e un cuscino che poggia sopra una di loro insieme a un bastone: raccontano una storia, narrata dalla voce maschile di sottofondo.
Del resto l’artista accompagna ogni opera da frasi che raccontano il sogno in quel momento, forse racchiuso nella Pietra Magica.