PAS D’HOSPITALITE
di Laura Graziosi
regia Laura Graziosi
con Laura Graziosi
collaborazione artistica Davide Dolores
5 e 6 giugno 2012, h 21:00
Teatro Argot Studio, Roma
ARGOToff 4 – Rassegna di drammaturgia contemporanea 2012
Pas d’hospitalité trae spunto da una conversazione realmente ascoltata in una tabaccheria; una cliente elencava alla negoziante gli innumerevoli piatti preparati per cena – quantità tali da sfamare un intero esercito e un menu in grado di soddisfare ogni palato – precisando infine di non aver organizzato alcuna festa, di non aver invitato nessuno. È da questo breve episodio che nasce la curiosità di indagare ed esplorare la triste dimensione della solitudine.
Cléo vive da due anni nel suo monolocale, nel più totale isolamento. Ha perso ogni sorta di contatto sociale con il mondo esterno, esce quasi esclusivamente per necessità e il suo unico interlocutore è un geco che abita l’angolo del soffitto della cucina. Finalmente, sembra essersi decisa a invitare delle persone a cena e a preparare diverse portate in grado di compiacere i gusti di ognuno. Ha riordinato la casa – come le insegnava la madre durante l’infanzia – ed eseguito tutti gli step che compongono il rito dell’ospitalità.
Lo spettacolo gioca sull’effettiva, o meno, realizzazione della festa. Nel corso del suo lungo monologo, Cléo sembra interagire, non senza difficoltà, con i quattro ospiti, denotando radicate problematiche di integrazione: non riesce ad inserirsi nei loro discorsi e non possiede esperienze da raccontare.
Dove trovare la certezza che la cena sia stata realmente organizzata? Come decifrare la psicologia di un personaggio che sembra voler evitare ogni forma di condivisione e compagnia, prediligendo la solitudine?
La ricerca di Laura Graziosi – autrice, regista e interprete di Pas d’hospitalité – non sonda le ragioni profonde dell’isolamento, ma ne espone la manifestazione evidenziandone le psicosi: «il bello delle feste è quando stanno per finire e si rimane in pochi; a quei pochi puoi dire di te». La scena, sobriamente corredata di cinque sedie e cinque piatti, mette in risalto Cléo e il mondo immaginario che la circonda.
Il primo studio di Pas d’hospitalité è stato ospitato dal Bassano Operaestate Festival all’interno della sezione B-Motion 2011, ed è andato in scena nell’ambito dell’ARGOToff 4 – Rassegna di drammaturgia contemporanea 2012.