Veronica Cruciani | Due donne che ballano
Una storia tanto semplice nelle dinamiche quanto emotivamente complessa: un’anziana vedova – Maria Paiato -, sola e poco socievole, si ritrova a dover convivere con l’idea di non essere più autosufficiente e, volente o nolente, usufruire dei servigi di una donna più giovane – Arianna Scommegna – che le fa da badante, su commissione della figlia.
Simona Patitucci | Noi romane-Noantre
Si vedono sfilare uno dopo l’altro personaggi come Madama Lucrezia- una delle sei statue parlanti di roma-Agrippina, moglie di Nerone, Accalarenzia-l’allevatrice di Romolo e Remo-; e ancora la Fornarina- musa ispiratrice del pittore Raffaello-. Le voci di queste grandi figure imponenti e in parte quasi sconosciute per la loro influenza risuonano a ritmo della parlata tipica romana, esprimendo così un’ironia e una simpatia schietta che intrattengono piacevolmente il pubblico.
Carlo Cerciello | Scannasurice
Dall’8 al 19 marzo al Piccolo Eliseo è andato in scena il capolavoro di Enzo Moscato Scannasurice diretto da Carlo Cerciello e interpretato da una grande Imma Villa in un sodalizio artistico che nel suo esito dimostra la sua ragion d’essere e che, non a torto, si è guadagnato il Premio della Critica nel 2015 come Migliore Spettacolo.
Jacopo Neri | Eternamente Grata
Segno caratteristico di Jacopo Neri sembra essere la ripetizione, intesa in questo caso come una sorta di storpiatura dell’ esercizio matematico sulla proprietà commutativa dell’addizione “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”. Il regista invece cambia l’ordine degli addendi proprio per cambiare il risultato e far procedere lo sviluppo drammaturgico.