
Spanò/Brinchi | Aminta – S’ei piace ei lice
Nella messa in scena di Daniele Spanò e Luca Brinchi il mondo naturale, che rappresenta una condizione utopica di libertà, è catturato e reso immagine da sofisticate ed eleganti videoproiezioni attive su più livelli e superfici. Anche i due giovani protagonisti sono videoproiettati e appaiono inizialmente su pannelli centrali che sembrano finestre affacciate su un mitico altrove.

Licia Lanera | Orgia
Inizialmente vestita con un look da strada, cappuccio, sottana e scarpe nere, progressivamente l’attrice si spoglia, mostrandoci con gesti essenziali e mai retorici il gioco sadico che porterà infine alla morte dei coniugi. La sua voce che cavalca magnificamente le parole radicali di Orgia, a volte è recitata dal vivo, altre volte invece è registrata e si fa strumento prevaricante, elemento che penetra il corpo dell’attrice stessa.

Bergonzoni/Rodolfi | Nessi
Alessandro Bergonzoni, attore, regista, scrittore, filosofo, pittore e scultore, è tornato in scena al Teatro Vittoria dal 16 al 20 novembre con la sua quattordicesima fatica diretta insieme a Riccardo Rodolfi: Nessi, spettacolo monologante che si profila come una riflessione filosofica sulla ricerca della verità, sul senso di vita e morte e sul sottile filo che separa queste condizioni eternamente intrecciate nella trama esistenziale.

Fanny & Alexander | To be or not to be Roger Bernat
Questa conferenza-spettacolo svela il teatro che vive e si manifesta costantemente nelle vite di ognuno, svela l’automatismo capillare delle nostre scelte, lascia il pubblico lucidamente stordito e forse pronto a chiedersi quali e quanti saranno i passi che lo condurranno a casa dall’uscita della sala.