
Giancarlo Sepe | Amletò
I personaggi vibrano al suono di musiche struggenti con le voci di Arletty, Josephine Baker e di Fréhel; hanno la faccia bianca da mimi, si spremono in smorfie deliziose da film muto, i corpi sembrano corde di violino pizzicate da mani sapienti; colgono accenti, controtempi e se accennano passi sono sempre evocativi, espressivi, mai solo ben eseguiti; parlano un grammelot a metà tra l’italiano e il francese che è comprensibilissimo e fa sorridere ,ricordando scenari dell’infanzia.

Giorgina Pi | Caffettiera Blu
“Caffettiera Blu”, di Caryl Churchill, é una parola parassita, che viola il testo insinuandosi in esso. Così come il protagonista Derek, si appropria dell’identità altrui, manipolandole a proprio piacimento. Senza spiegare il perché delle sua azioni, Derek è un personaggio enigmatico, incomprensibile, esattamente come la parola Caffettiera blu, definizione che man mano si diffonde nelle battute degli attori, fino a eliminarle.