BACH E LO STILE FRANCESE: ANDRAS SCHIFF ALL'AUDITORIUM

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ANDRAS SCHIFF

Bach Recital III appuntamento dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia – Fondazione Auditorium Parco della Musica 

Dove: Auditorium Parco della Musica, Roma

Quando: Venerdì 9 marzo, ore 20.30

Solista: Andràs Schiff

Si dice che ciò che rende memorabile le esecuzioni di un pianista, oltre all’approccio interpretativo, sia innegabilmente il tocco, e la riconoscibilità di questo da parte del suo pubblico. Ascoltai Andràs Schiff per la prima volta qualche anno fa, ed il suo tocco, riconoscibilissimo, è sempre lo stesso.

Così si può certo dire per quanto riguarda Bach, autore prediletto dall’artista, interpretato ed eseguito per una vita intera, mescolando l’interesse didattico all’amore per la profondità inesauribile delle pagine bachiane. Sentendolo suonare, si ha come la percezione di assistere ad un atto d’affetto, per la generosità con cui si ascoltano dispiegarsi i fili del contrappunto delle Suites Francesi, eseguite insieme all’Ouverture francese nell’ambito dei Bach Recital promossi per questa stagione all’Auditorium.

Schiff accarezza i tasti senza perdere il rigore e la fermezza del tocco, segni inconfondibili della lucidità di pensiero che illumina lo spartito e il suo interprete. La musica di Bach si dipana attraverso la successione dei brani delle Suite toccando ora con enfasi le note delle Sarabande ora con velocità e grazia le Correnti ed Allemande.

La brusca e sciocca interruzione del flusso creativo- mediante un cellulare che non c’è bisogno di commentare- viene sanata dal pianista con eleganza, riportandoci tutti ad una dimensione ulteriore. E’ alla seconda parte del concerto che Schiff incanta definitivamente l’uditorio: l’Ouverture francese, perla dell’immensa produzione bachiana, è eseguita con perfezione assoluta. Quando ormai il concerto, della durata di due ore, sembrava volto al termine, il pianista ritorna sulla scena dopo un grondante e commosso applauso, ed esegue, a sorpresa, il Concerto Italiano, la cui incisione è tra le più apprezzate al mondo.

Tutto ciò che viene da dire a Schiff, che parla perfettamente italiano e che inseguo a fine concerto, è un sentitissimo “grazie”, per averci regalato, anche solo per due ore, la levatura morale per farci comprendere la logica e l’intelligenza di una mente superiore, che, a conti fatti, non sempre meritiamo di accogliere.

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