Bash ha il duplice significato di pestaggio e di festa.
Giorgia Sinicorni rappresenta una giovane donna che si dichiara colpevole dell’omicidio del figlio quattordicenne, compiuto come atto di vendetta nei confronti dell’ ex professore di liceo (padre del ragazzo), per la violenza subita da ragazzina e per essere stata abbandonata subito dopo avergli comunicato la notizia della conseguente gravidanza.
Alessandro Riceci, sulla scena, è un uomo d’affari che, quasi per levarsi un peso dalla coscienza, confessa ad uno sconosciuto, in un hotel, il più terrificante sacrificio che si possa immaginare, fatto in nome della carriera e per paura di perdere il posto di lavoro.
Altra angosciante protagonista della pièce è una giovane coppia modello (Daniele De Martino e Giorgia Sinicorni) che, durante il racconto di un festoso week-end, riferisce di un atto di inaudita violenza portato a segno nei confronti di un ragazzo omosessuale che, con brutale aggressività, era stato picchiato fino allo stremo.
Ancora una volta il piccolo palco del Cometa Off accoglie una elaborazione teatrale contemporanea assimilabile al paradosso della vita moderna. E questa volta sceglie di farlo con una trilogia, Bash, rappresentata per la prima volta a New York nel 1999, scritta dallo statunitense Neil LaBute e diretta dalla giovane Leonarda Imbornone.
Sarà l’atmosfera che suggerisce follia, sarà la piccola scena – che accoglie magicamente tre atti unici -, sarà che i tre attori danno grande prova di sé, ma tutto sembra perfetto nel piccolo spazio del teatro.
La pazzia inverosimile di tre storie che sfiorano la schizofrenia passando per la realtà. Affiora, in questo modo, un quadro sconfortante e deprimente di tre racconti di vita comune, tre pezzi di vetro taglienti capaci di penetrare nella mente e svuotarla, disturbando il pensiero.
Queste rappresentazioni contorte della realtà, caratterizzate da un linguaggio asciutto e crudo, hanno messo alla prova i tre validi attori, che hanno superato brillantemente la sfida.
BASH
di Neil LaBute
regia Leonarda Imbornone
con Giorgia Sinicorni, Alessandro Riceci, Daniele De Martino
luci Pietro Sperduti
musiche Tiziano Novelli
scene Paki Meduri
traduzione Niccolò Ammaniti
Dal 12 al 15 Aprile – Teatro Cometa Off, Roma