Basilicata coast to coast 105’, Ita 2010
Regia Rocco Papaleo Sceneggiatura Valter Lupo Soggetto commedia, road movie Fotografia Fabio Olmi Musiche Rita Marcotulli Produttore Isabella Cocuzza e Arturo Paglia Interpreti Rocco Papaleo (Nicola Palmieri), Alessandro Gassman (Rocco Santamaria), Paolo Briguglia (Salvatore Chiarelli), Max Gazzé (Franco Cardillo), Michela Andreozzi (Lucia), Giovanna Mezzogiorno (Tropea Limongi), Claudia Potenza (Maria Teresa), Gaetano Amato (Onorevole Limongi), Antonio Gerardi (Carmine Crocco), Augusto Fornari (Press Agent), Antonio Andrisani (prete).È inevitabile che a un certo punto della vita si arrivi a desiderare una forte passione che ci faccia sentire di nuovo vivi! Basilicata coast to coast non è nient’altro che questo. È un viaggio alla ricerca di se stessi.
Nicola Palmieri, scanzonato musicista ed insegnante di matematica di Maratea, è deciso più che mai a partecipare al festival nazionale di teatro/canzone che si svolge a Scanzano Jonico, dall’altra parte della Basilicata. I suoi compari, o meglio gli altri componenti della band, scanzonati come lui, appoggiano la sua idea, anche quando Nicola propone di arrivare a Scanzano Jonico a piedi, coprendo così i circa cento chilometri che separano il Tirreno dallo Jonio in dieci giorni. Armati di un cavallo, un carretto, strumenti musicali, scarpe poco adatte a camminate di molte ore e panini con la frittata i quattro musicisti partono, registrati in video e intervistati dalla giornalista della TV parrocchiale Tropea Limongi – interpretata dalla brava e bella Giovanna Mezzogiorno -. Il film è un viaggio attraverso una delle regioni meno conosciute e tra le più affascinanti del Belpaese. La fotografia rende omaggio a questa terra mostrando alcuni scorci davvero formidabili. Facendo tappa nei luoghi più significativi della regione e della vita di Nicola, il viaggio permette ai nostri protagonisti di conoscere meglio se stessi, di mettere in gioco tutto ciò che si è dato per scontato, anche grazie alle persone che incontreranno, su tutti Maria Teresa, quasi sposa e quasi folle, come loro. La bellezza di un viaggio non è di certo la meta da raggiungere, ma il percorso tra la partenza e l’arrivo. Succede, infatti, che l’attraversamento è così entusiasmante da sostituire alla meta la propria ricerca interiore, il proprio guardarsi dal di fuori e pensare “Ho voglia di essere questo!” . Forse il dialogo più significativo della pellicola possiamo dire sia quello tra Nicola e la moglie – Michela Andreozzi –, dialogo in cui lei lo perdona per non essere stato un marito sui generis semplicemente perché ha portato fino in fondo il suo sogno. Rocco Papaleo ancora una volta dimostra al pubblico il suo lato istrionico e la sua comicità acuta. Solo lui poteva dirigere un film così spontaneo e dolce, vitale e commovente, e lui l’ha fatto. Per realizzare le cose basta crederci, d’altronde Walt Disney lo diceva sempre, se lo puoi sognare, lo puoi fare.
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