Willem Dafoe riceve l’Orso d’oro alla carriera. All’artista premiato è stata dedicata una rassegna di dieci film considerati più rappresentativi della sua carriera tra cui Platoon, diretto nel 1986 da Oliver Stone, in cui Dafoe è Elias Grodin, sergente dell’esercito statunitense impegnato nella guerra del Vietnam. Tra gli altri film spiccano altri capolavori del cinema internazionale come Pasolini diretto da Abel Ferrara nel 2014 e Vivere e morire a Los Angeles, girato da William Friedkin nel 1985.
Il direttore del Festival, Dieter Kosslick, ha dichiarato che “Willem Dafoe è un amico intimo del festival ed è stato spesso ospite alla Berlinale in passato, nell’ambito delle proiezioni di film e anche come membro della giuria internazionale nel 2007”.
Molte le domande durante l’incontro con la stampa. Tra le prime quella sulla sua passione per il teatro. Willem ha dichiarato “Io amo il teatro, stimola la mia sensibilità. Ho bisogno di fare teatro ogni tanto, Facendo film a volte mi manca essere più fisico. Il mio corpo ha bisogno del teatro”. Non è così invece per la tv, che non preferisce. “Il cinema ha un potere che la tv non ha”, aggiunge. Felice di ricevere il premio, precisa di essere ancora più orgoglioso nel riceverlo a Berlino, una città che lui ama molto, dove ha girato molti film e fatto tanto teatro, sia prima che dopo la caduta del muro. “I Festival sono splendide occasioni di incontro, sono davvero felice di essere qui.”
