Scritto e diretto da Biancanives Togliani
con Guido Targetti, Adelmo Togliani, Adele Tirante
3 febbraio, Teatro Lo Spazio, Roma
Dal 31 gennaio al 4 febbraio ha debuttato in prima nazionale al Teatro Lo Spazio lo spettacolo Goghgauguin, scritto e diretto da Biancanives Togliani, vincitore nel 2015 del Premio Fersen alla drammaturgia. “Goghgauguin mette in scena il complesso sentimento di profonda amicizia che lega Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, inficiato dalla gelosia di Paul verso Vincent, che egli è costretto a riconoscere superiore a lui.”
La giovane regista reinventa un dialogo a posteriori tra i due grandi artisti, inserendo l’affascinante figura di Sien Hoornik, prostituta che nella realtà fu amante di Van Gogh a Parigi mentre qui appare nello studio di Arles, in veste di narratrice- testimone di ciò che accade, e perno di un triangolo amoroso che sviscera le profonde tensioni tra i due pittori.
La scenografia è essenziale, grafica e richiama alla mente i bozzetti di Vincent. Un letto, un tavolo, delle sedie, la tomba di Van Gogh e del fratello Theo appaiono neri e definiti da linee gialle e disegnate. Il palco del teatro viene utilizzato in tutta la sua ampiezza e la scena viene smontata e spostata dagli attori stessi. Così come i ricordi dei due artisti si confondono a ciò che è vissuto nel presente, così le scene si sovrappongono e si confondono in un flusso di spazio tempo rarefatto e magnetico come il luogo dei sogni.
Impressionanti per somiglianza e attinenza ai caratteri dei due pittori, i bravi attori Guido Targetti – un denso e malinconico Van Gogh- e Adelmo Togliani – un frizzante Gauguin-, mostrano due esseri umani a tutto tondo privi di stereotipie. La grande amicizia che li lega è complessa e indagata in tutte le sue consistenze: dai punti di vista profondamente diversi sulla pittura, all’affetto sincero che li lega, alle fragilità di entrambi; e infine l’invidia di Gauguin che circuisce la prostituta Sien ( la magmatica e affascinante Adele Tirante) solo per estorcerle informazioni sull’amico rivale, espediente drammaturgico che dà ulteriore spessore ai sentimenti turbolenti che si agitano nello studio di Arles.
Il ritmo sostenuto e le immagini intime quasi cinematografiche fanno di questo spettacolo un racconto accorato e brillante, al contempo immaginifico ed estremamente reale, offrendo uno spaccato da un punto di vista molto originale, sul rapporto tra due dei più grandi artisti di tutti i tempi.