Titolo: BIZZARRO FESTIVAL 2014 «Privato non convenzionale» – Festival diffuso di arte ipercontemporanea nel quartiere San Lorenzo (Roma)Dove: Quartiere di San Lorenzo e Mondo Bizzarro Gallery, Via degli Equi, 18.
Il 27 Settembre, il quartiere di San Lorenzo e l’associazione culturale Mondo Bizzarro, hanno nuovamente collaborato alla realizzazione del Festival diffuso di arti ipercontemporanee. Negozi, studi degli artisti residenti nel quartiere sono stati aperti tutto il pomeriggio promuovendo, negli spazi pubblici e privati, quell’ intesa tra artisti e comunità che era già stata il punto di forza della scorsa edizione.
Quest’anno l’associazione ha deciso di promuovere l’iniziativa intrattenendo il pubblico con un percorso divertente e, allo stesso tempo, efficace: la distribuzione di una mappa del quartiere con le diverse location dove poter ritirare degli adesivi per completare un album e partecipare all’ estrazione di una stampa o di una serigrafia. Un’alternativa coinvolgente verso la promozione di spazi non tradizionalmente adibiti ad esposizioni artistiche, un modo innovativo volto a colmare la distanza tra artista e spettatore, un’ esperienza, come dichiaratamente scritto sulla brochure dell’evento, “privata non convenzionale”.
Nella sede dell’associazione il fotografo Francesco Amorosino espone Google Error- San Lorenzo: segnala un problema. Lo sguardo lucido dell’artista ritrae, attraverso quello digitale di Google Street View, la San Lorenzo colta nella sua quotidianeità, i suoi volti sfocati a segnalare attività e imperfezioni di un quartiere cosmopolita in continuo movimento. Dalla sede dell’associazione ai principali spazi espositivi, il Festival si sposta e prende vita nelle action performer degli artisti coinvolti. Nell’ Open House in Via de Campani, il fotografo Yashima Mishito combatte i pregiudizi sessisti attraverso l’intimo erotismo tratto dal libro Life of Singularity dove il problema contemporaneo della repressione sessuale è messo letteralmente a nudo: il sé, costretto nelle catene ideologiche di una società alienante e alienata, ricerca la possibilità di scoprirsi come singolarità, come diversità. In Sunbaddicted Studio Andrea Calizza, l’artista che aveva già esposto le sue visioni oniriche nella precedente edizione del Festival, si circonda qui di amici e collaboratori per dare voce alle sue opere in un interessante Story Painting: Valerio di Benedetto, Elita Montini, Sergio Conti, Dario Morgante, accompagnati dalle musiche dei Rendez-vous (Luca Romano e Francesco Ferrarelli) leggono testi ispirati ai suoi lavori intavolando un vero e proprio dialogo tra artista, testo e opera.
La simpatia dei commercianti di Via dei Volsci è il valore aggiunto delle disposizioni artistiche integrate perfettamente nei contesti urbani: il macellaio è contento di esporre nel suo negozio Il rancio di Pancio dell’artista Hogre, il quadro di Klevra Quando la fame(tossica)ti sorprende sembra essere stato concepito in quel negozio poche ore prima, così come il quadro di Shepard Fairey, Bauhaus Silver che i ragazzi della pizzeria custodiscono consapevoli di avere un pezzo forte dell’esposizione. Nello studio di Bruno Melappioni, Factory 2.0, l’artista espone le sue sculture di ferro e coinvolge il pubblico fotografandolo mentre indossa una maschera a gas seduto su una sedia regale su fondo nero.
Da tutto questo si evince l’importanza di una esperienza come quella che i ragazzi di Bizzarro si impegnano a promuovere ogni anno, «un invito a liberare i propri spazi per far posto all’arte e all’esperienza artistica e, al tempo stesso, la “segnalazione di un problema” all’interno di un quadro istituzionale desolante».
