Gruppo:
Bud Spencer Blues Explosion
Line Up:
Adriano Viterbini – Voce, Chitarra Elettrica
Cesare Petulicchio – Batteria
Gruppo di Apertura:
Quando: martedi 26 giugno 2012
Dove: Supersanto’s, San Lorenzo Estate – Piazzale del Verano, Roma
Info:
Pagina facebook dell’evento di presentazione del disco
Sito ufficiale San Lorenzo Estate
Ascolta Sei più del minimo
Ascolta Hamburger in love
Foto: Giorgio Dragoni
È una calda serata di giugno quella in cui il palco di Supersanto’s, che aveva ospitato qualche giorno prima Il Muro del Canto, si trova a dover affrontare il “muro del suono”.
Questa è la sensazione che si ha la prima volta che si assiste a una performance live dei Bud Spencer Blues Explosion – per chi ha fretta, semplicemente “i Bud”. Non che le volte successive l’effetto sia così diverso. L’impatto resta quello di sempre: travolgente.
La differenza è che senza lo shock della “prima volta” si riescono ad apprezzare nuovi aspetti del duo romano, come gli arrangiamenti in continua evoluzione o la decisione di mettersi in gioco con delle ballate originali. Insomma, chiunque conosca questi ragazzi dai loro inizi può ammirare non solo quanto siano bravi, ma anche quanto siano consapevoli di esserlo.
I bud tornano nella città natale con lo scopo di presentare il loro primo dvd registrato dal vivo, Do It Yourself – Nel giorno del signore (autoprodotto in collaborazione con Sporco Impossibile e Studionero).
Una nota positiva la si ha già prima dell’inizio del concerto: l’ingresso è up to you, ovvero a offerta volontaria: per qualcuno forse significa gratis, ma per la maggior parte del pubblico significa prendere coscienza verso il mondo della musica indipendente.
Meritano una citazione i Luminal, band romana che ha aperto la serata con un sound post-punk decisamente potente e all’altezza degli headliner. Stupisce la scelta di salire sul palco senza una chitarra. Solo voce, basso e batteria. Scelta che dà i suoi frutti. La diffidenza iniziale del pubblico scompare e la zona antistante al palco si riempie nel giro di pochi minuti. Lo stupore cresce ancora, quando, per il secondo pezzo, spunta fuori un’armonica. In mezz’ora trasmettono ciò che probabilmente volevano: smarrimento. Ma i presenti dimostrano di saper apprezzare questa curiosa proposta musicale, nonostante le liriche dal significato a tratti impenetrabile, almeno a un primo ascolto.
Poi arriva il momento più atteso, anticipato da un brulicare dei fotografi sotto il palco. I Bud partono con Dio Odia I Tristi, il cui acronimo è anche il titolo del loro ultimo lavoro in studio: Do It (Yorpikus Sound, 2011). Seguono due dei pezzi più apprezzati dall’album di esordio, Mi Sento Come Se… e Esci Piano.
Dopo centinaia di date in Italia e all’estero, l’esperienza comincia a farsi sentire. Esemplare in questo senso è la disinvoltura con cui Adriano intrattiene da solo il pubblico per dieci minuti buoni, il tempo che serve a Cesare per risolvere un problema tecnico avuto con la batteria. Poi si ricomincia più forte di prima. I fans più affezionati si scaldano sulle note di Hamburger In Love, mentre per Sei Più Del Minimo si tocca l’apice del rumore. Arriva puntuale la prima ballata della serata, Mi Addormenterò, delicata come nella versione su disco, ma condita della solita carica live. Il risultato dell’esecuzione è al sopra delle aspettative anche per un gruppo che, è risaputo, dal vivo dà il meglio di sé. Nonostante sia musicalmente e stilisticamente molto distante da quel grunge che tanto ha ispirato i Bud, questo pezzo rappresenta il momento più intimo e suggestivo della serata.
Il concerto prosegue con due pezzi più energici, Giocattoli e Cosa Manca, e termina, a grande richiesta del pubblico, con una ballata inedita, ancora una dimostrazione della versatilità emotiva e emozionante di questi ragazzi.