CALIBRO 35 live@ LANIFICIO 159
Line up:
Massimo Martellotta (chitarra)
Enrico Gabrielli (tastiere, fiati)
Luca Cavina (basso)
Fabio Rondanini (batteria)
Genere: funk/post-rock/alt-rock/soundtrack
Location: LANIFICIO 159, via di Pietralata 159a – 1 marzo 2012
Info:
Coda al botteghino e la grande sala concerti del Lanificio 159 forse troppo piccola per il pubblico dei Calibro 35, scoppiettante quartetto funk dall’aria sospetta.
L’esplicita dichiarazione di intenti del loro primo disco – Calibro 35, del 2008 – conferma la definizione di “funk poliziesco”, anche se forti elementi psichedelici e post rock sopravvivono alla pioggia di piombo e agli inseguimenti a bordo delle Alfetta. Nella tappa romana del tour promozionale dell’ultimo disco Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale (Leggi la recensione qui) i Calibro si presentano supportati da Roberto Dell’Era, che a metà concerto presterà la sua voce per una delle storiche rivisitazioni della band: L’Appuntamento di Ornella Vanoni.
Una parola, un pensiero e, perchè no, un sorriso sono stati dedicati dalla band ad uno dei più grandi cantautori italiani, recentemente scomparso.
Si dedicano sorrisi perchè in effetti lo stile del quartetto si presenta carico di una grandiosa spinta autoironica, ereditata dalle ultime manifestazioni quasi ridicole dei poliziotteschi; impossibile omettere, però, la spietata perfezione sonora del live, aspetto che un gruppo che potremmo considerare affine come i 5ive Style del geniale Billy Dolan non sempre riusciva ad ottenere.
Da una parte infatti, sarebbe un errore gravissimo considerare semplicemente concettuale o addirittura cabarettistica la forte presa che i Calibro 35 riescono ad avere sul pubblico e quindi assumere questo come una mandria di nostalgici appassionati di film di genere. Dall’altra reggere un live quasi interamente strumentale per più di 1 ora e mezzo, senza ricorrere alle ormai facili sovrapposizioni nord-europee di sussurri e atmosfere rarefatte, richiederebbe uno sforzo titanico sia per la band che per l’auditorio. In altre parole non possiamo dire che abbiano solo avuto una bella trovata, né che siano dei cervellotici puristi della musica strumentale.
L’ampia varietà timbrica (dal flauto traverso al basso “zozzone”), ritmica (dalle ballate anni 60 ai contorti scatti funk) ed emotivo-cromatica (brani horror ed umoristici ad un tempo) coordinate da una precisa scelta tematica, assicurano ai Calibro 35 costante attenzione del pubblico e sufficiente spazio per esagerare nell’esecuzione. Per questo la loro scelta rappresenta una preziosissima forma di vita dotata di efficacia comunicativa ad alta contagiosità e virulenza; ed è per questo che i pezzi dell’ultimo disco suonano già come dei classici.
Parola d’ordine: groove.
Nessun commento
Pingback: I GIOIELLI DI ENRICO GABRIELLI – Ultimo album dei Calibro 35 | Pensieri di cartapesta