regia e sceneggiatura Jean-Pierre Dardenne e Luc Dardenne
con Marion Cotillard, Fabrizio Rongione
produzione Les Films du Fleuve, Archipel 35, Bim Distribuzione, Eyeworks, France 2 Cinema, Rtbf
distribuzione Diaphana DistributionCompétition – Festival de Cannes 2014
Sandra ha un marito, due figli e un lavoro in una piccola azienda. In passato ha sofferto di depressione ma ora sembra aver riacquistato una sorta di equilibrio. Questo viene minato dal fatto che i suoi colleghi vengono messi di fronte a una scelta: se votano per il suo licenziamento riceveranno 1000 euro. Un bonus a fronte di un intero stipendio. A Sandra non resta che chiedere una ripetizione della votazione con la garanzia della segretezza. Dopo averla ottenuta ha, però, un tempo limitatissimo per convincere chi le ha votato contro a cambiare opinione e supportarla.
Venuta meno ogni tipo di tutela, le decisioni nel mondo del lavoro vengono prese solo dai datori oppure, e questa è la storia che raccontano i fratelli Dardenne nel loro ultimo film, vengono meschinamente delegate alle inconsapevoli vittime di una guerra tra i poveri. Sandra, un’incantevole e tenace Marion Cotillard, incontra ogni tipo di animo umano nei due giorni che ha a disposizione, le reazioni sono tutte diverse ma un sentimento accomuna tutti, il senso ineluttabile della precarietà e l’insicurezza che ne deriva.
Il punto, per i due cineasti, non è certo concentrarsi sull'”oppressione del capitale” bensì fotografare la disintegrazione definitiva della classe lavoratrice. Venuta meno la solidarietà, resta davvero solo l’individuo con le sue insicurezze. Viviamo gli anni del lutto e della crisi, si sa. Eppure i Dardenne decidono di raccontare la fragilità di Sandra nella misura in cui questa riesce a rinnovarsi e trovare forza vitale per andare avanti e cambiare le sorti del proprio destino.
Il cinema di Jean-Pierre e Luc si conferma meraviglioso cinema di lotta. L’unica possibile.