regia Tommy Lee Jones
sceneggiatura Kieran Fitzgerald, Tommy Lee Jones, Wesley Oliver
con Tommy Lee Jones, Hilary Swank, Hailee Steinfeld, Meryl Streep, James Spader, John Lithgow, Tim Blake Nelson, Jesse Piemons, William Fichtner, Grace Gummer, Miranda Otto, Sonja Richter, David Dencik
produzione Ithaca Pictures
distribuzione Europacorp DistributionCompétition – Festival de Cannes 2014
Nebraska, anno 1854. Tre donne perdono la ragione sconvolgendo la piccola comunità di una terra di confine, dove solo qualche pionere si azzarda a inseguire il sogno di costruire il nuovo mondo. Mary Bee Cuddy, una vibrante Hilary Swank, è colei che si offre di accompagnarle in Iowa, a est. Donna indipendente e coraggiosa, tant’è che porta avanti da sola la sua fattoria, trova compagnia nella folle impresa in George Briggs, uomo rozzo e scapestrato interpretato dallo stesso regista, che incontra lungo il tragitto con un cappio al collo e lega a sé salvandolo. Due grandi personaggi, una donna così perfetta (“la migliore che sia mai esistita”) da essere rifiutata da ogni possibile pretendente e un vigliacco che occupa abusivamente le proprietà altrui e che prova, senza mai riuscirci, a darsi una dignità.
Dopo Le tre sepolture, Tommy Lee Jones torna alla regia con un altro western. Ma stavolta, ancor di più, non ci lascia scampo. Non c’è più alcuna nazione da fondare o sogno, seppur folle, da inseguire nel suo cinema. Non ci sono case da costruire ma solo da bruciare. Coerente allora anche negare la promessa di una piccola deriva in una commedia romantica. La disperazione di The Homesman ci toglie il respiro, usciamo dalla sala come Briggs/Lee Jones nella scena finale, senza neanche la terra sotto i piedi, senza neanche un posto dove piantare una lapide.
Un film di un pessimismo assoluto, emozionante ed epico.