regia Jia Zhang-Ke
con Zhao Tao, Zhang Yi, Liang Jingdong, Chang Sylvia, Dong Zijang
produzione Office Kitano production
distribuzione Ad VitamCompétition – Festival de Cannes 2015
Quest’anno il concorso non smette di stupirci. Anche Jia Zhang-ke ci incanta. Mountains May Depart (titolo originale: Shan He Gu Ren) è un racconto in tre atti che abbraccia 25 anni di storia di una famiglia, di una città, Fenyang, dove è nato il regista, e di un intero paese.
Tao, una vivace cantante, è corteggiata da due amici. Zhang, proprietario di una stazione di servizio, è il più intraprendente nei sentimenti oltre che quello determinato a far fortuna. Liang, minatore, è invece più pacato. Quando si tratterà di scegliere, Tao sceglierà Zhang. Quindici anni dopo, Tao, una donna sola e disillusa, saluta suo figlio, di nome Dollar, in procinto di trasferirsi in Australia con il padre. Un decennio più tardi, infine, proprio il ragazzo, immigrato di seconda generazione ma perfettamente inserito, vorrà fortemente rintracciare le proprie origini.
In conferenza stampa il regista ha spiegato il perché sia del titolo originale che di quello internazionale: “l titolo cinese è composto da quattro caratteri. Quello di ‘montagna’, quello della ‘natura’, e gli altri due che si riferiscono ai tre amici. Quello che volevo raccontare è che, così come la montagna e la natura non possono cambiare, così il legame dell’amicizia non può cambiare. Il titolo inglese, nonostante sembri differente, esprime soltanto, in un altro modo, lo stesso concetto dell’immutabilità dei legami.”
Tre atti: il tramonto dei sogni, l’inevitabile compimento del lutto, la rinascita. Il passare del tempo è contemporaneamente narrativo ed economico, cambiano i mezzi di produzione e quindi il formato della visione, uno diverso per ogni atto del racconto. La grandezza di Jia Zhang-ke si conferma nella capacità di filmare il suo paese, che ha il suo cardine principale nella trasformazione, attraverso una storia intima e sentimentale.
