Quest’anno il cinema italiano a Cannes ha ben tre proposte nella Quinzaine des réalisateurs.
Nata nel 1969 la sezione parallela creata da un gruppo di registi riunitisi nella SRF (Société des réalisateurs de films) ha sempre perseguito l’obiettivo di scoprire film e registi che rimanevano sulla soglia dei grandi festival internazionali o delle grandi reti di distribuzione. La Quinzaine si caratterizza ancora per la grande libertà di spirito, per il carattere non competitivo della sezione, per la scelta di film dove è possibile rintracciare un talento individuale e uno stile registico originale.
La pazza gioia di Paolo Virzì
Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi sono le Thelma e Louise di Cannes 2016. Donatella Morelli e Beatrice Morandini Valdirana sono due donne problematiche che si incontrano in una comunità terapeutica per pazienti con disturbi mentali.
Entrambe hanno un dolore terribile soffocato dentro, entrambe sono sotto custodia giudiziaria. Nonostante questo, decidono di fuggire insieme. E proprio quella fuga, quel girovagare strampalato nel mondo dei ‘sani’ pieno di disavventure tragicomiche, diventerà il tempo per costruire un’amicizia, un modo per cercare, ancora, la felicità. Virzì riesce a filmare in modo autentico l’eccitazione vitale, l’esaltazione e l’ebbrezza che possono esserci anche in un momento di costrizione e di dolore.