regia Marco Bellocchio
con Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Fabrizio Gifuni, Guido Caprino, Barbara Ronchi, Miriam Leone, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Arianna Scommegna, Bruno Torrisi, Manuela Mandracchia, Giulio Brogi, Emmanuelle Devos, Roberto Di Francesco, Fausto Russo Alesi, Pier Giorgio Bellocchio, Piera Degli Esposti, Roberto HertlitzkaQuinzaine des réalisateurs 2016
Il film si ispira al romanzo best-seller di Massimo Gramellini, dove lo scrittore ha raccontato la perdita della madre quando era ancora un bambino.
Massimo, interpretato da Valerio Mastandrea, perde la madre in circostanze misteriose. Un bambino di nove anni, poi adolescente e giovane uomo, ha dovuto fare i conti con una perdita dolorosissima e quindi vissuta come ingiusta e incomprensibile, questo lo ha reso cupo, algido, indifferente, distaccato. Da adulto, in occasione della vendita della casa dei suoi genitori, Massimo si ritrova ad affrontare il proprio tormentato passato.
Bellocchio va molto oltre Gramellini e rinnova la strepitosa urgenza politica del suo cinema facendo saltare ogni linea di demarcazione tra pubblico e privato. Riaffronta temi a lui cari: paternità, maternità, famiglia, i cambiamenti che attraversano il nostro paese. Non è un caso che Massimo sia un giornalista, un osservatore della realtà che, forse, vorrebbe molto di più della freddezza con cui guarda il mondo.