Charlotte Rampling. Album segreti

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La Fondazione Musica per Roma ha realizzato in collaborazione con Contrasto la rassegna La fotografia al femminile: quattro percorsi espositivi che, in modo diverso, affrontano il rapporto tra donna e fotografia. La prima mostra Album segreti è dedicata a Charlotte Rampling: terminerà il 27 gennaio e racconta la donna come figura enigmatica, sospesa tra forza e fragilità.

Titolo: Charlotte Rampling. Album segreti

a cura di Fondazione Musica per Roma-Contrasto-la Maison Européenne de la Photograhie Ville de Paris

@ AuditoriumArte, Auditorium Parco della Musica.

fino al 27 gennaio 

«Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo».

Così scriveva Shakespeare imprimendo con caratteri da stampa, su carta, la poesia che parlava di quel posto tanto evidente eppure così nascosto, profondo, a volte confine invalicabile che è lo sguardo femminile.

Lo sguardo è il modo con cui l’occhio si racconta. E’ il posto più intimo dove custodire un segreto, una palpitazione, la propria essenza. Eppure si palesa spavaldo a chiunque decida di soffermarsi su di esso. Si può guardare uno sguardo ma non sempre si può vedere cosa cela. E’ la finestra del cuore. Può essere mendace, ambiguo o leale, puro. Di sicuro non tace.

Quello di Charlotte Rampling, attrice, cantante, modella britannica classe ’46, si apre spregiudicato al pubblico italiano in una mostra a lei dedicata, che come obiettivo dichiarato ha la rappresentazione della donna nella sua enigmaticità, sensualità, in quella complessità che a volte l’accompagna. In quel modo d’essere intriso di forza, solo a volte fragile.

Le note ora concitate, ora lente e accomodanti, riempiono le due sale che ospitano il volto di Charlotte o i volti, autoritratti, attraverso i quali decide di rivelarsi al pubblico.

Il dialogo che si instaura con il visitatore non é immediatamente comprensibile: chi guarda cerca quegli occhi seducenti, misteriosi, a volte tristi, quasi mai risoluti dell’attrice. E invece, si trova di fronte a quelli severi di Mapplethorpe o allo sguardo perso nel vuoto di un’artista, De Decker, che si fotografa di fronte ad uno specchio. Le pareti danno voce agli occhi che parlano di solitudine, paura, fragilità.

Quando si arriva alle foto tanto desiderate di Charlotte, ci si rende conto di averla già conosciuta. E seppure il bellissimo corpo si rivela nella sua nudità, il suo sguardo rimane professionale e impenetrabile.

É tra l’obiettivo di Lindbergh, mentre si passa la mano tra i capelli, che Charlotte Rampling lascia trapelare lo sguardo consapevole ma curioso di chi forse, decide, per qualche istante, di parlare di sé.

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Redazione

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