Per la collana Quality Paperbacks della casa editrice Carocci viene pubblicato un testo che tenta di esporre il problema del tempo mettendo in contatto l’esperienza comune e i più recenti sviluppi della fisica.
Autore: Mauro Dorato
Titolo: Che cos’è il tempo? Einstein, Gödel e l’esperienza comune
Editore: Carocci
Anno I ed.: 2013
Mauro Dorato insegna filosofia della scienza presso l’università degli studi di Roma Tre. Da molti anni si interessa del rapporto fra fisica e metafisica e della filosofia del tempo. Dopo essersi laureato in filosofia e matematica, consegue il titolo di Ph.D. presso The Johns Hopkins University. Oltre a numerosi saggi di calibro internazionale ha già pubblicato testi sulla questione del tempo quali: Modalità e temporalità, Futuro aperto e libertà e Time and reality.
Che cos’è il tempo? Parafrasando la metafisica Aristotelica potremmo dire che di tempo si può dire in molti modi. Mauro Dorato tenta infatti di analizzare, attraverso la riflessione filosofica, il contrasto fra l’esperienza del tempo del cosiddetto senso comune e il concetto di tempo della fisica relativistica einsteiniana.
Vicina alla nostra esperienza quotidiana troviamo il presentismo (teoria A) secondo cui ha reale consistenza ontologica solo ciò che si dà nel presente, mentre passato e futuro sussistono solo nelle nostre menti (tesi che prende le mosse dalle Confessioni di Agostino e dalla filosofia hobbesiana). Il tempo scorre e fluisce e di conseguenza il passato è concepito come immodificabile e il futuro come aperto. Di contro troviamo l’eternalismo (teoria B) che rifiuta il privilegio ontologico di una delle tre estasi temporali e supera la canonica divisione fra passato, presente e futuro. Mettendo alla prova questi due paradigmi, l’autore si interroga allora su alcuni problemi fondamentali come il tema della relatività della simultaneità, cosa rappresenti il divenire in un paradigma eternalista, la possibilità che sorge -nel rapporto fra relatività generale e relatività speciale einsteiniana- di un tempo oggettivo, la complessa argomentazione per dimostrare la non realtà del tempo data da Gödel.
Attraverso l’analisi dei recenti studi di fisica relativistica Dorato tenta un approccio che possa superare la visione antropocentrica del senso comune e che, grazie alla metodologia filosofica, possa tentare di integrare la molteplicità di prospettive disciplinari della logica, fisica, neurofisiologia, psicologia ed etica sulla questione della temporalità. La posizione filosofico-epistemologica dell’autore è riconducibile alla recente corrente dello Structural Realism che tenta di oltrepassare la dicotomia fra realismo e antirealismo.
Per quanto il testo sia di carattere introduttivo, rigoroso e critico, ne consigliamo comunque la lettura a quanti non siano totalmente digiuni di tematiche relative alla filosofia della scienza e proponiamo inoltre, ai lettori interessati, la visione della presentazione del libro ai seguenti link1 e link2.