Alla Galleria Mondo Bizzarro arriva Chuck Sperry con la sua prima esposizione personale europea, un’accattivante mostra composta da serigrafie a colori su legno.
Titolo: I Fiori delle Vittorie Popolari
Artista: Chuck Sperry
Luogo: Mondo Bizzarro Gallery, Via Sicilia 251
fino al 10 luglio 2013
In foto: Chuck Sperry, World Within
La figura della donna è sempre stata fonte di ispirazione dall’alba dei tempi: dalle Veneri classiche alla Marilyn di Warhol non è cambiato molto, la donna rimane simbolo di bellezza e prosperità, musa privilegiata di artisti vecchi e nuovi. Chuck Sperry, con la sua mostra I Fiori delle Vittorie Popolari ci presenta serigrafie su legno animate da colori vivaci, strizzando l’occhio un po’ alla pop art di stampo warholiano, un po’ alle atmosfere new age e hippie, infine ai graffiti, dei quali ricalca a grandi linee lo stile.
Sperry proviene da un background culturale in cui la musica è protagonista; appassionato di serigrafie, ne ha realizzate diverse dopo i suoi incontri con nomi internazionali della musica come i Massive Attacks, Moby, Eric Clapton. In seguito ha convertito questa sua passione in arte vera a propria, trasformando le serigrafie in opere d’arte che propongono un nuovo modo di celebrare la figura femminile e il suo intrinseco significato. Se finora ne è stata contemplata la bellezza o il ruolo sociale, Sperry dipinge donne dai tratti contemporanei, con lunghi capelli biondi adornati di fiori, la cui caratteristica insolita è data dalla pelle dorata, argentata, spesso ricoperta di stelle.
Utilizzando i colori sempre brillanti, quasi fossero metallo liquido imbevuto di glitter, l’artista ci presenta il Chaos e il Cosmo, l’Alfa e l’Omega, la vittoria –Victory-, dove le contrapposizione tra i concetti è data dalle diverse cromie utilizzate, nonostante i colori ricorrenti siano gli stessi: dalle sfumature decise del blu, viola e argento di Mind Spring, in cui quattro tele identiche si differenziano solo nelle tonalità, a World Within, locandina del tour 2013 della Mickey Hart band. In quest’opera in particolare affiora la simbologia della donna portatrice di vita, che tiene tra le mani un oggetto misterioso: potrebbe essere qualsiasi cosa, un cervello o uno scrigno contenente un prezioso segreto. L’interpretazione delle opere è molto soggettiva, certo è che questo modo del tutto particolare di rappresentare la figura femminile vuole sottolineare un concetto di bellezza difficilmente discutibile, tant’è che davanti a una delle donne di Sperry si desidera solo somigliarle –o possederla- poiché incarna perfettamente la bellezza moderna. Degna di nota è anche Thalia, il cui nome deriva dalla musa greca protettrice della commedia, anche se la Thalia in questione somiglia più ad una Madonna dalla corona di fiori e foglie, con le braccia aperte in un abbraccio. Dunque l’icona religiosa trasformata in una vergine moderna, nuda e con la pelle cosparsa di polvere di stelle.
Nella piccola sala della Galleria Mondo Bizzarro la mostra di Sperry è un prepotente agglomerato di colori con uno scopo: fondere le radici dell’artista underground americano con l’arte contemporanea, sicuramente più fruibile. Rock, pop, indie, poster che diventano dipinti, voci di una cultura di strada che ha tutte le carte in regola per diventare da museo.