Colapesce: un meravigliso declino a Parigi

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Artista: Colapesce

Dove: Libreria Caffè Marcovaldo, Parigi 

Quando: mercoledì 5 dicembre 2012

E’ con  Parigi di Enzo Carella che Colapesce apre il concerto nella ville lumière. Una cover dedicata a questa città, ai suoi  cieli grigi e forse, perché no, anche al pubblico che è qui per lui.

Con il suo album Un meraviglioso declino Colapesce si è fatto strada nel panorama italiano e si affaccia in Europa all’indomani di un importante riconoscimento, il Premio Tenco. L’esibizione parigina è, infatti, la seconda tappa di un mini tour che lo ha visto già passare per Roma e lo condurrà fino a Bruxelles. Ad ospitarlo è la libreria Marcovaldo, un frammento d’Italia nel cuore del Marais.

“Quanti parigini ci sono?” chiede scherzosamente Colapesce. Una risata, la tensione sembra allentarsi e il concerto può iniziare.

Quando tutto diventò blu e Satellite sono i primi brani, ma il concerto entra nel vivo con Fiori di lana, La zona rossa, Oasi. Delicato e incisivo al tempo stesso, Colapesce offre atmosfere sognanti e squarci di quotidianità senza far mancare, su tutto, uno sguardo ironico e disincantato. Armato solo di voce e chitarra ci parla d’amore, della situazione sociale contemporanea, di ordinarie sconfitte. Restiamo in casa e S’illumina sono forse i pezzi più attesi. Qui parole e musica si fondono perfettamente perché si tratta, sì, di un declino, ma rimane pur sempre meraviglioso.

Immancabile arriva poi l’omaggio al conterraneo Franco Battiato, e in un attimo tutta la libreria si trova a ballare e cantare sulle note di Summer on a solitary beach.

In chiusura, come fosse un auspicio, Sera senza fine. Ed effettivamente il concerto sembra quasi non finire; a chi non ha fretta di tornare a casa Colapesce regala il racconto del mito da cui deriva il suo nome, la figura leggendaria di un uomo che decide di restare sott’acqua per reggere la sua isola, la Sicilia.

A fine concerto la certezza che Colapesce sia riuscito, anche qui, ancora una volta, a prendersi il silenzio per riempirlo della sua musica.

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Autore

Redazione

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