Come si fa uno SMart? Dopo Belgio, Francia, Spagna forse anche in Italia

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Report dell’assemblea pubblica del C.Re.S.Co.

a cura di Antonina Ducci

foto di Rossella Viti

All’Opificio Telecom Italia, sede di Roma, il 24 novembre 2012 alle h.15 è stato presentato un progetto per gli artisti italiani grazie a C.Re.S.Co., Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea.

I colori e le forme del simbolo CReSCo, simile a un albero composto da satelliti che si diramano da un nucleo rotondo centrale, si somigliano con la presentazione del progetto SMartBe, nato in Belgio nel 1998, delineato nei prospetti proiettati, come un albero dagli stessi colori sul rosso a rappresentare una struttura semplice, armoniosa, efficiente a sostegno di attività create dagli artisti.

Introduce i delegati dei progetti SMart, Davide D’Antonio, del direttivo C.Re.S.Co., esprimendo la volontà di impegno e tensione per un’azione politica e poetica.

Il fondatore e amministratore delegato di SMartBe, Julek Jurowicz, prende così la parola iniziando la spiegazione del progetto in italiano, parlato da lui per la prima volta e predisponendo l’uditorio a uno studio di fattibilità da avviarsi in Italia del progetto SMart, tra utopia e possibilità.

In Belgio, come qui in Italia, il contesto dell’economia creativa, prima dell’istituzione di SMartBe, era caratterizzata dal ricorso massiccio al lavoro a progetto, dalla precarietà dei professionisti, ai necessari e insperati finanziamenti pubblici, mentre lo Stato dava una visione inadatta del creativo e dell’artista come imprenditori trionfanti sulla crisi. In più tutte le complessità legali e il contesto economico generale avrebbero spinto all’iniziativa privata di SMartBe, al servizio dell’economia creativa.

I punti forti del progetto sono di essere un’associazione no profit; senza finanziamenti pubblici; che applica i principi dell’economia sociale; diminuisce i costi; si fa carico degli interessi del settore; senza fini di lucro; transettoriale; fatta di membri professionisti e dilettanti; la cui creazione di surplus è destinata a sostenere la creatività.

Nel testo di un intervento pronunciato in inglese a una riunione della Federazione Americana delle Arti a Huston, Texas, nell’aprile 1957 – pubblicato in “Art News”, vol.56, n.4 per la traduzione di Elio Grazioli -, Marcel Duchamp scriveva: «Consideriamo innanzitutto due fattori importanti, i due poli di ogni creazione di ordine artistico: da un lato l’artista, dall’altro lo spettatore, che col tempo diventa la posterità. Secondo ogni apparenza, l’artista agisce alla maniera di un essere medianico che dal labirinto al di là del tempo e dello spazio, cerca il suo percorso verso una radura».

Tutte le esperienze artistiche per Duchamp nascevano così da esperienze che non sono subito evidenti: «Bisogna riflettere e dai pensieri, dalla materia grigia, affiora più di quello che si ravvisa». Quando Duchamp mise i baffi alla Gioconda, dimostrò al modo proprio di altri artisti del periodo, di concepire una cosa, un gesto. Con grande umorismo, sua unica ragione di vita.

Con grande merito SMartBe proietta una Gioconda di Duchamp armata di schiuma da barba e rasoio proclamando i suoi valori e le sue azioni: agli artisti il lavoro creativo, a loro le scartoffie!

Gli altri punti salienti dello SMartBe proseguono come: associazione a favore dei membri; associazione controllata dai membri; assistenza, consigli giuridici, pubblicazioni, ricerche, lobbying; servizio di gestione dei contratti. Di grande importanza, nell’accordo inizialmente spontaneo tra il committente e il membro, cioè l’artista rivoltosi a SMart, SMartBe interviene per fornire i documenti legati al lavoro, la paga dello stipendio per il membro, così come le fatture e il pagamento per il committente. SMartBe è dunque un servizio di gestione delle attività complesso perché trasforma un gioco in un contratto; l’attività creativa diventa un’impresa virtuale da ospitare nella struttura reale di SMartBe e nella cui attività il membro può fare quello che farebbe se fosse una sua propria struttura.

Di fatto le entrate SMart si contano nel 6.5% del fatturato delle attività e dei contratti gestiti per permettere inoltre ai membri: servizi mutualistici; fondi di garanzia; assicurazioni adatte; sostegno alle attività strutturanti, ovvero se abbiano un impatto sullo sviluppo di settore (come le società produttrici di lungometraggi).

SMartBe in cifre conta 49000 membri, 9 uffici in Belgio, 150 impiegati permanenti. Il peso delle attività nelle entrate totali si calcola nel 2012 in 51420000 attività, 68580000 contratti, e un fatturato totale di 120000000 euro. Mentre l’attività preponderante è legata al cinema, seguono le attività del teatro, della musica e addirittura di arti plastiche, il settore più frammentario poiché l’idea è di penetrare un settore e di aiutarne la strutturazione: in questo caso creando una collezione d’arte con ritratti di artisti e l’apertura di un’attività museale.

La peculiarità di SMart è di essere un incubatore tecnico del progetto perché senza il bisogno di creare sistematicamente un’associazione per fare un progetto, chiunque può fare un’attività rivolgendosi allo SMartBe senza bisogno di costituirsi come associazione o soggetto giuridico.

Filosofia e obiettivi comuni rendono simili SMartBe e SMartFr, operativo in Francia dal 2010 con il lancio del servizio di gestione delle attività, aperti a incontri e cooperazione franco-belga grazie a otto uffici presenti a Paris, Lille, Montpellier, Rennes, Strasbourg, Lyon, Toulouse, Clermont-Fernand, Marseille. In cifre 475 clienti, 116 sessioni di informazione; nel 2011 1600 membri, 1000 attività gestite, 2500 contratti gestiti, 4000000 di fatturato totale. In particolare qui si evidenzia l’analisi giuridica della professione artistica; lo sviluppo di analisi su piattaforma web per permettere la progettazione agli artisti.

Di seguito l’amministratore delegato belga ci invita alla visione del film su come si fa uno SMart:

3 tuorli
1cucchiaio di zucchero per ogni uovo
Marsala
Mescolare senza interruzione a bagnomaria e lasciare raffreddare su un piano mentre si continua a sbattere fino alla consistenza desiderata. Conservare in frigorifero.

Lo SMart come lo zabaione ha pochi ingredienti, è di struttura semplice e robusta, è un prodotto saporito e apprezzato!

Anche in Spagna lo SMartIb è l’agente intermediario come garante dell’operazione per il creativo che si affida allo SMart mediante il pagamento di un’unica quota associativa di 25euro (come nelle altre due). Fondamentali i servizi legali, l’orientamento e l’informazione locali, la paga dopo sette giorni, aspetto tra i più apprezzati, la copertura dai rischi. A noi la capacità di replicare l’esperienza in Italia proseguendo con nuovi passi.

SMartBe è pronto a mettere una percentuale del suo fondo di garanzia con l’augurio della creazione di una banca per la creatività e l’arte in generale. Abbiamo tempo sei mesi per studiare come tradurre fattivamente uno SMart in Italia che parli una lingua comune e agisca a tutela di tutti i lavoratori. Sono già allo studio di questa proposta molti altri paesi in Europa per la fondazione di uno SMartEu, che apra sportelli a sostegno delle attività economica e creativa degli artisti in tutta Europa.

All’esposizione dei delegati è seguito un dibattito in cui sono emerse le contraddizioni e i dubbi di molti degli esponenti artistici italiani, comunque incoraggiati dalle qualità positive dello SMart.

Nel dibattito si tratteggiava la caratteristica SMart di essere un organismo democratico e imprenditoriale, una novità assoluta che deve essere realizzata anche in Italia con lo stesso successo.

Futuro e progresso ci sono vicini.  

 

 

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Redazione

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