Contemporary Tango

0

La Compagnia del Balletto di Roma, fondato da Franca Bartolomei e Walter Zappolini nel 1960, approda sul palco del Teatro Vascello con una coreografia misteriosa e densa, ideata da Milena Zullo, sulla scia del tango sociale.

Contemporary Tango

Regia e coreografia: Milena Zullo

Con la partecipazione straordinaria di: Kledi Kadiu

Musiche: Astor Piazzolla, Lucio Demare, Anibal Troilo, Juan d’Arienzo, Osvlado Pugliese, Francisco Canaro, Angel Villoldo

Maitre de ballet e assistente alle coreografie: Piero Rocchetti

Costumi: Giuseppina Maurizi

Light designer: Emanuele De Maria

Bailarinos de tango: Marco Evola e Laura Mommi

La Compagnia: Placido Amante, Tayma Niane Baldò, Vincenzo Carpino, Michele Cascarano, Roberta De Simone, Anna Manes, Riccardo Occhilupo, Azzurra Schena, Sophie Tonello, Claudia Vecchi, Stefano Zumpano

Dal 23 al 28 aprile 2013 – Teatro Vascello, Roma

Video promo di Contemporary Tango

 

Una serata nella Milonga. Una giovane inserviente che prepara la sala per los bailarinos che arriveranno. E poi tutto diventa sogno, tra uomini e donne che arrivano, si scrutano e si svestono sulle note del tango. Inizia così, in un’atmosfera onirica, la nuova produzione della Compagnia del Balletto di Roma, con la partecipazione preziosa e speciale di Kledi Kadiu. Un racconto, quello della coreografa Milena Zullo, che vuol prendere avvio dalla narrazione di un ballo, il tango sociale, ma che diventa molto di più, attraverso un linguaggio essenzialmente moderno e contemporaneo. I movimenti puliti e minimali vengono come sporcati dalle movenze del tango, che non è solo un ballo, ma un sentire diffuso che accomuna gli uomini di tutti i continenti della terra. E dall’incontro tra una manifestazione sociale e popolare con le modulazioni più complesse della danza contemporanea nasce una contaminazione in grado di dare espressione all’interiorità di corpi che parlano di tango. Passione, amore, gelosia, tormento, dolore, festosità in un miscuglio di sensazioni come sono la vita e la danza.

A sottolineare la differenza di tecniche e stili di cui la Zullo si è avvalsa, è scaturita un’immaginaria ma naturale divisione dell’opera in due parti. Un inizio a piedi nudi, dalle linee lunghe e fluide, che ha saputo mettere in risalto i fisici longilinei e scultorei dei danzatori e delle danzatrici. Di grande rilievo, gli affascinanti passi a due e i momenti corali composti da giochi di intermittenze. La composizione coreografica prosegue in un crescendo di atmosfere tanguere, in cui tutto diventa più intenso e struggente, attraverso nuovi costumi, le tipiche scarpe, luci in penombra, incastri di sedie e sensuali duetti.

Il tutto accostato ad apparizioni fugaci e non casuali della coppia di eccellenti bailarinos de tango, Marco Evola e Laura Mommi.

La presenza di Kledi Kadiu sulla scena è stata essenziale e significativa. Essendo un ballerino di grande spessore, ha saputo dare un valore aggiunto all’intera coreografia, con la sua forza virile e la sua maturità interpretativa. Completamente a suo agio nel ruolo di uomo forte e passionale, con i suoi movimenti sa andare dritto al punto, senza sbavature, come un vero tanguero.

Un ultimo tango, sulle note del famosissimo Libertango di Piazzolla – di nuovo a piedi nudi -, incalzante e profondo, prima di svegliarsi dal sogno e tornare alla vita quotidiana, di uomini e donne che si scontrano come sconosciuti, ognuno immerso nella propria vita. E il sipario si chiude, mentre le scarpe da tango vengono riposte, nella penombra, come un dolce recuerdo della notte nella Milonga.

 

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Redazione

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi