Nomuos-film ha fatto parte della terza edizione del Contest 2013–Il documentario in sala, che si è tenuta al Nuovo cinema Aquila di Roma dal 6 al 9 giugno 2013.
Nomuosfilm, di Enzo Rizzo, Italia 2013, doc. 80’
Cos’è il Muos? Lo conoscete? Non se ne parla molto di questo strumento. I siciliani ce lo hanno raccontato provando a spiegare il perchè del loro rifiuto.
Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema di comunicazione militare gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, composto da tre trasmettitori parabolici basculanti ad altissima frequenza e due antenne elicoidali UHF. In questo momento, in tutto il mondo, esistono tre installazioni quasi tutte in aree isolate. Gli USA vorrebbero installarne uno nella base di C.da Ulmo a Niscemi, in Sicilia, nel mezzo della Riserva Naturale Orientata Sugereta. È nel 2008 che a Niscemi si scopre la volontà di montare questo sistema. I tecnici USA diffondono un resoconto in cui confermano che gli impatti su animali e specie tutelate dalla riserva sono minimi. In realtà, tramite ricerche più approfondite, si è scoperto che il MUOS in costruzione è nocivo per la salute dei siciliani: col tempo provocherebbe, infatti, gravissime patologie, tormentando un territorio gia maltrattato dal Petrolchimico di Gela e dalle 46 antenne NRTF.
Il Comune di Niscemi, con la partecipazione di tanti siciliani, ha spinto numerose amministrazioni limitrofe e altri enti locali a schierarsi contro l’installazione del MUOS. La provincia di Caltanissetta e molti Comuni limitrofi hanno creato il “Coordinamento dei Sindaci e dei Consigli comunali contro il MUOS”. Nell’arco di un anno il movimento si è allargato ed il successo dello sciopero generale del 31 maggio 2013 ne è la conferma.
Mamme, figlie di una terra martoriata, capeggiano il movimento NOMUOS e danno vita ad un presidio costante e sempre attivo accanto alle basi americane, animandosi per il futuro ed il bene dei loro figli. Tutto ciò viene mostrato benissimo dal documentario. Accompagnano lo spettatore le riflessioni tenere e già consapevoli di un bambino di soli 8 anni che si fa portavoce di una fascia d’età indifesa ma già combattente nel suo piccolo. Molte le dichiarazioni di giovani che vogliono essere ascoltati e liberati da questo, per niente gradito, strumento. La voce decisa e le musiche calde della cantautrice siciliana Matilde Politi fanno da sfondo e trasmettono il comune sentire del popolo niscemese. Vi è anche un’intervista al presidente della regione Rosario Crocetta e viene anche ripreso il poco apprezzato arrivo sul posto del console americano Donald Moore. Tutto quel che il documentario comunica è una disperazione contenuta del popolo niscemese, un sentimento di abbandono unito alla volontà di resistere che si fa palese nelle inquadrature crude e toccanti della manifestazione NOMUOS tenutasi a Niscemi l’8 maggio 2013.
Quello raccontato è un Sud Italia che chiede aiuto, che vuole giustizia, che non mira a nient’altro che alla salvaguardia della propria salute: un diritto leggittimo da negare a nessuno.
L’appello forte e vivo proviene da ogni fascia d’età; Ezio Rizzo fa parlare tutti, arriva diretto al nocciolo della questione e, nonostante la tematica importante e delicata, riesce ad emozionare scuotendo gli animi degli spettatori, senza mai appesantirli.