Abbiamo rivolto agli artisti che si esibiranno durante la decima edizione di Teatri di Vetro Festival la domanda: “Cosa vorresti che restasse?”
Del gesto inevitabilmente “effimero”, dello spettacolo che non può che essere consumato per l’ennesima volta, dell’energia dissipata durante le prove, che cosa si desidera che resti?
Le risposte in forma di brevi contributi video, creativamente liberi, dovevano rappresentare la poetica e il lavoro di ogni artista nel suo desiderio di lasciare un segno, un’incisione, una permanenza di quel suo essere un DIFETTO DI MASSA in una continua e intermittente tensione con la COMUNICAZIONE DI MASSA, l’energia emanata dal consumo bulimico, dalla quantità delle visualizzazioni e dello sbigliettamento del botteghino ecc.
Di seguito la risposta di Dehors / Audela che presenta PLANIMETRIE, primo studio che tenta di “rievocare un interno, nell’imprevedibilità del ricordo, nella reversibilità imponderabile delle tracce, ripartendo da un in(d)izio sempre uguale e diverso”.
PLANIMETRIE
concept Dehors /Audela
azione scenica Elisa Turco Livieri, Giulia Vismara
disegno luci e progetto video Salvatore Insana
suoni e musiche Giulia Vismara
produzione Dehors /Audela
e con il sostegno di ACS Abruzzo Spettacolo, Spazio K, Florian Metateatro
progetto selezionato per Anghiari Dance Hub 2016 e Verdecoprente 2016
Teatri di Vetro 10 | 25 settembre, ore 22
Carrozzerie n.o.t, via Panfilo Castaldi 28, Roma