Criminal Jokers live: brucia la notte

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Gruppo: Criminal Jokers
Line Up:
Francesco Motta – voce, batteria
Francesco Pellegrini – chitarra elettrica
Simone Bettin – basso
Alice Motta – tastiera, cori
Dove: Circolo degli Artisti, Roma
Quando: giovedì 4 ottobre 2012
Info:
Criminal Jokers su Facebook
Sito web del Circolo degli Artisti
La tua fottuta musica alternativa
 
Ascolta Lendra
Ascolta This was supposed to be the future
Ascolta Quando arriva la bomba

È difficile farsi un’idea sulle abilità comunicative dei Criminal Jokers tramite i giudizi di chi li ascolta, troppo eterogenei per avere una parvenza di veridicità. Commenti entusiastici, seguiti da opinioni polemiche che tacciano la band pisana di avere troppo in comune con i concittadini Zen Circus o di ispirarsi troppo alle sonorità di grandi nomi stranieri come Violent Femmes e Pixies.

Il background indie rock del quartetto toscano non può essere negato, ma ridurre il tutto a una percentuale di somiglianza con qualche band più o meno importante del panorama musicale risulta a dir poco riduttivo. Quale migliore occasione di assistere a una performance live per modellare il proprio giudizio? Ecco dunque il concerto al Circolo degli Artisti, la prima assoluta del tour promozionale di Bestie (42Records, 2012). Questo, ad un primo ascolto, si distingue dal predecessore (This was supposed to be the future, Ice for Everyone, 2009) per un suono meno punk e più melodico e  soprattutto per i testi in italiano e non più in inglese.

Il gruppo sale sul palco quando ancora i tecnici stanno ultimando il loro lavoro. Francesco Motta, cantante, compositore e batterista, sembra in trance: tiene le bacchette in mano e ondeggia avanti e indietro sulle gambe divaricate, come pronte per uno scatto, come a voler prendere la rincorsa per colpire con maggior decisione lo strumento che si ritrova davanti. Si attende solo un segnale per cominciare e quando arriva, il groove eccezionale di Lendra, introdotta dall’incessante martellare di Motta sulla batteria,  accende l’atmosfera: un colpo violento, fragoroso, un tamburo di guerra che esorta allo scontro. I ragazzi propongono tutti i brani del nuovo album, alternati ad alcuni pezzi del vecchio: aldilà di alcune differenze stilistiche tra i primi e gli ultimi, è evidente l’importanza che riveste il basso di Simone Bettin nell’intera performance dei Criminal Jokers, a livello sia strutturale che emotivo. La presenza della new entry Alice Motta alla tastiera trasmette la piacevole sensazione di ascoltare un gruppo che sta gradualmente trovando la quadratura del cerchio, e che riesce ad unire sonorità elettroniche e psichedeliche all’originale matrice alt rock. La voce di Francesco Motta è un grido di turbamento che si adatta perfettamente alle liriche inquiete dei brani.

Dopo una prima parte di concerto durata poco più di 50 minuti, in cui ben figurano, tra gli altri, pezzi come This was supposed to be the future, la più intima Quando arriva la bomba e Tacchi alti, i quattro fanno una pausa e rientrano infine con altri tre brani, tra cui la cover di Wave of Mutilation dei Pixies.

Al termine del live comincia l’assalto degli spettatori al tavolino dei cd in vendita. Questa sera sembrano essere tutti d’accordo: i Criminal Jokers non hanno bisogno di reggersi a icone del passato. Sono perfettamente in grado di camminare sulle proprie gambe.

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Redazione

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