Artista: Davide Van De Sfroos
Dove: Villa Ada, Roma incontra il mondo
Quando: 22 giugno 2012
Info:
Ascolta Pulenta e galena frigia
Ascolta Il Figlio di Guglielmo Tell
C’è chi torna a casa con il plettro del chitarrista di turno, c’è chi riesce a strappare alla concorrenza la scaletta del concerto appena terminato. Nulla di tutto ciò ieri sera, quando il pubblico ha acchiappato invece insoliti souvenir: della frutta di stagione!
Non che siano state organizzate coreografie particolarmente elaborate, ma una volta terminata Il figlio di Guglielmo Tell, il cesto di frutta che Roberta detta “Bob” ha tenuto in testa per tutti i 6 minuti di canzone è stato infatti spartito tra il pubblico. Scelta singolare, ma molto apprezzata!
A Villa Ada è sempre bello passare una serata così: un gruppo coinvolgente, musica divertente e un pubblico che balla e si diverte.
Davide Bernasconi è un cantautore che per tanti, troppi, anni è rimasto quasi sconosciuto al grande pubblico, prendendosi gli applausi dei soli conterranei lombardi. La consacrazione arriva solo a fine anni ’90, con il riconoscimento SIAE/Club Tenco a San Remo e da lì iniziano i successi insieme alla nuova band con la quale abbandona il cognome anagrafico per diventare a tutti gli effetti Davide Van De Sfroos.
I testi delle canzoni, tutti in perfetto dialetto laghée, parlano di storie quotidiane, di personaggi più o meno fittizi che ripercorrono la storia del cantautore stesso o della gente del comasco e si sa, per questo tipo di testi c’è solo un genere musicale possibile: il folk. Folk che assume connotazioni più blues o più country, ma sempre mantenendo quello spirito da balera dal quale è impossibile sfuggire: vi sfido su un giro di fisarmonica o su un assolo di violino a non ballare, a non accennare nemmeno un movimento delle gambe. Impossibile.
La band oltretutto sa il fatto suo: a partire dalle indiscusse qualità di Maurizio Glielmo, detto “Gnola”, che ha regalato assoli di chitarra davvero impressionanti, o Davide Brambilla, capace di spaziare tra fisarmonica, tromba e tastiere. Gli altri componenti, tirati in ballo più volte dal frontman del gruppo, sono Galiano Persico, che ha alternato al violino anche tamburello, diverse percussioni e mandolino; Paolo Legramandi al basso e vestito da italo-americano degli anni ’20; il batterista Marcello Schena, soprannominato per l’occasione il “Pallone” e Roberta Carrieri, che potremmo definire la tuttofare del gruppo: non solo cesto di frutta in testa, ma anche corista, ukulele, chitarrina, nacchere e un accenno di armonica.
Ha fortemente stupito il pubblico che, a maggioranza romana ovviamente, ha cantato tutte le canzoni “come le avessero scritte loro” (cit. Davide Van De Sfroos), sintomo di un forte apprezzamento del cantante capace di ricreare una situazione quasi da festa di paese, con chiacchiere prolungate tra una canzone l’altra, battute rivolte al resto del gruppo, momenti quasi più di cabaret che di musica.
Non solo Yanez insomma, canzone presentata al Festival della Musica 2011, ma anche molto, molto altro. Bellissime le esecuzioni di Pulenta e galena frigia e della ben nota La Curiera, che ha chiuso la serata tra gli applausi compiaciuti e divertiti del pubblico.
Non resta che dire: viva Roma incontra il Mondo che ci organizza queste belle serate nel verde di Villa Ada!