After the end | Dennis Kelly
Traduzione Monica Capuani Regia Luca Ligato Con Valeria Perdonò e Alessandro Lussiana Scenografia Giovanna Angeli Costumi Carla Goddi Disegno luci Alessandro Tinelli Musiche originali EON Produzione Alraune Teatro Foto di scena Manuela Giusto Teatro dell’Orologio, Roma dal 28 aprile al 10 maggio 2015
Let’s go British è la rassegna del Teatro dell’Orologio che in tre appuntamenti ha dato un saggio di tutto l’umorismo che scorre nella drammaturgia inglese contemporanea. Dopo Tre desideri di Ben Moor è la volta di Dennis Kelly drammaturgo inglese noto per aver scritto la sceneggiatura di Utopia, visionaria serie tv di 12 episodi che sta contagiando il pubblico internazionale grazie a un incredibile passaparola. Come in Utopia anche al centro della pièce After the end ci sono personaggi grotteschi e svitati tratti dalle paranoie securitarie del nuovo millennio. E queste sono messe in ridicolo senza alcuna pietà.
Scritto subito dopo gli attentati alla metro di Londra del 2005, After the End invita gli spettatori a guardare nel bunker antiatomico di Mark. A prima vista, l’uomo ha portato in salvo l’amica Louise da un attacco terroristico che avrebbe raso al suolo interi quartieri della città. L’uomo e la donna, per due settimane devono solo adattarsi a sopravvivere con il cibo razionato, l’angoscia di non sapere quello che accade fuori e chi è sopravvissuto, e aspettare, trovare scampo al disordine di sopra, cadaveri e macerie sotto una nuvola radioattiva. Ma Louise, portata lì sotto da Mark, non ricorda lo scoppio, non ricorda niente, non ha visto l’esplosione e si ritrova ospite ingrata del rifugio che presto diventa prigione. La convivenza forzata stabilisce tra i due orridi giochi di potere e questi svelano sempre più i ruoli e le ossessioni annidati nella loro amicizia. La lotta per dominare l’altro non risparmia più niente.
L’interpretazione di Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò è straordinaria. Con la regia di Luca Ligato la recitazione ha un inizio lirico che inganna lo spettatore e che non lascia prevedere niente delle scene da carneficina che lo attendono. La tensione è dosata con maestria in un crescendo di colpi di scena e dialoghi esilaranti, visto che bene e male nelle nostre vite sono cose da dilettanti. Anche la scenografia claustrofobica è piena di sorprese: i giocattoli della vita quotidiana come barattoli di chili piccante, una radio a transistor, barrette di cioccolato, Dungeons and Dragons, sono pronti a tingere di nero la commedia.