Enzo Fiore arriva a Roma, al Complesso del Vittoriano, con una mostra a cura di Achille Bonito Oliva. Niente di più soddisfacente per un artista. Eppure Fiore mentre si presenta, introducendo le sue opere al pubblico, è quasi timido, di poche parole.
Traspare invece dall’artista quella sua forza interiore che esplode nel momento in cui ha a che fare con la sua materia. La sua pittura, molto particolare, unisce il tratto leggero e definito con ciò che lo ricopre, elementi pesanti, che non sono però colori acrilici La sostanza che compone i suoi quadri è, in realtà, rappresentata da due genesi: il ritratto di un mito, di un’icona dei nostri tempi e i componenti terrestri, quali radici, la stessa terra e gli insetti. Così ci ritroviamo di fronte a opere d’arte mai viste. Appaiono, da lontano, ritratti netti, tratti decisi e mentre ci si avvicina all’opera ci si rende conto che è la terra a creare le ombre, mentre, nello stesso istante, le radici si trasformano in contorni e capelli e gli insetti si arrampicano – metaforicamente parlando in quanto imbalsamati – sul bordo del ritratto delimitando ancor di più la scena , come se cercassero di portar via la materia in eccesso.
È un insieme di ex-vita, un qualcosa che riesce a donare, ancor di più, l’immortalità ai personaggi scelti.
Lo stupore che emerge alla vista delle opere è unico, quasi un’angoscia, perché l’opera risulta vivente, come se si dovesse muovere da un momento all’altro, come se si stesse decomponendo per svelare qualcosa che ha al suo interno. Ci si trova di fronte all’ingegno di Fiore, alla sua intuizione che affascina e riporta più volte lo sguardo di fronte agli stessi quadri.
Ovviamente, in un progetto del genere non poteva mancare il pensiero dell’artista verso uno degli episodi portanti della Genesi. Il suo Studio per il Giudizio Universale è reale, fa venire voglia di toccarlo. Sono presenti anche rappresentazioni di quadri famosi, quali la Gioconda, Anatomy Lessons, e anche sculture, prettamente di radici, che nella loro composizione ricordano quel famoso “dottor morte” padre della plastinazione. È come se Enzo Fiore sia riuscito a bloccare il passare del tempo… E’ questa la sensazione che lascia addosso, quasi avessimo appena assistito ad una mostra fotografica.
L’immortalità dei miti si combina con l’immortalità della terra.
ENZO FIORE. GENESI: I MITI DELLA STORIA
30 marzo – 27 maggio 2012 – Complesso Monumentale del Vittoriano, Salone Centrale
Foto: Genesi: i miti della storia – Archivio Enzo Fiore
Jimi Hendrix (2010), tecnica mista,
Pier Paolo Pasolini (2009), tecnica mista,
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