Erinnerung

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Dal 22 al 27 gennaio 2013 al Teatro Belli uno spettacolo per non abbassare il sipario sulla memoria e mantenere, sulla scena del tempo, il ricordo.http://www.pensieridicartapesta.it/wp-content/themes/editorial_old1/includes/woo-column-generator/js/img/trans.gif

Erinnerung

Scritto e diretto da: Gianni Guardigli

Con: Michela Martini, Dorotea Aslanidis

Scene e costumi: Claudia Calvaresi

Musiche: Claudio Junior Bielli

Luci: Roberto Tamburini

Dal 22 al 27 gennaio 2013 – Teatro Belli, Roma

 

Due monologhi femminili ci accompagnano in una delle pagine più drammatiche dell’umanità: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Erinnerung, questo il titolo dello spettacolo in scena al Teatro Belli dal 22 al 27 gennaio, che in tedesco significa ricordo o forse è meglio dire memoria. In scena un grande armadio che rappresenta tutto quello che è rimasto, quello che non si ha più e forse, paradossalmente, quello che si vorrebbe avere.

Il primo monologo, La sorvegliante, è la vicenda di una donna tedesca che per necessità familiari diventa sorvegliante del campo di concentramento di Auschwitz. Michela Martini interpreta questo personaggio con forza e disperazione, riuscendo a guidare gli spettatori su una partitura folle e nello stesso tempo lucida. Nella sua ricerca di tranquillità e nel desiderio di liberarsi dagli sguardi neri e feroci dei prigionieri del campo non c’è nessun tipo di manierismo accademico, ma solo la difficoltà di una donna stanca ed annientata che è diventata protagonista di una tragedia molto più grande di lei.

Il secondo monologo, Il compleanno, narra la storia di una signora borghese ebrea che vive e rivive il giorno del suo compleanno, mentre il resto della sua famiglia venne portato via. Dorotea Aslanidis dona a questo personaggio sfumature materne cariche di dolcezza e riesce a penetrare nella profondità del dramma che si sta consumando con maestria e temperamento. Il suo urlo muto di brechtiana memoria sottolinea in maniera perfetta la disperazione per l’arresto e la scomparsa della sua famiglia.

L’autore e regista dello spettacolo, Gianni Guardagli, riesce a creare una messa in scena essenziale dimostrando un grande rispetto per questo periodo storico, aiutato anche dalla forza e dalla bravura delle due attrici in scena. La scelta di una musica dissonante rende nel miglior modo possibile gli stati d’animo dei personaggi, creando spesso uno spartito parallelo che le interpreti hanno cavalcato sfruttando tutto il loro talento e la loro presenza scenica. Due facce della stessa medaglia. Due anime così diverse e lontane che vivono i loro restanti giorni in un limbo che forse non troverà mai fine. Uno spettacolo per non dimenticare. Mai.

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Autore

Redazione

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