Festival del cine espaňol: El Estudiante

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Articolo di: Michela Iaquinto

All’interno del festival del cine espaňol, che si è tenuto presso il cinema Farnese Persol di Roma dal 9 al 15 Maggio, è stato proiettato El estudiante. Il film di Santiago Mitre dà uno spaccato della vita politica di un ragazzo universitario che rappresenta non solo un esempio per l’Argentina, ma anche per il resto dei Paesi del mondo, perché la politica, ha tratti comuni in qualunque lingua si faccia.

El estudiante, di S. Mitre, Argentina 2011, 115′

Fotografia: G. Biazzi, F. Cantini, A. Maglio, S. Rodriguez

Montaggio: D. Castagnino

Musica: Los Natas

Interpreti: Esteban Lamothe, Romina Paula, Ricardo Felix, Valeria Correa

Buenos Aires: Roque Espinosa – Esteban Lamothe – decide di affrontare la carriera universitaria senza una precisa idea su cosa voglia fare in futuro.

Sesso, droga, amicizie, divertimento sono i protagonisti della sua vita, fino a quando, per sedurre una ragazza, Paula – Romina Paula –, si ritrova all’interno di dibattiti e di manifestazioni circa la gestione dell’università da parte o meno di “un qualcuno” in particolare. Roque si rende conto che la sua capacità più grande è quella di saper manovrare la gente, quindi si considera potenzialmente un bravo politico. Si troverà immischiato in tradimenti, compromessi, di cui spesso sarà protagonista. Un colpo di scena nel finale del film, ci fa capire chi è Roque, un ragazzo che fa politica, ma che, come poco spesso oggi accade nel nostro paesaggio politico, è in grado di dire NO.

El estudiante non fa mai dimenticare allo spettatore il suo argomento principale: la POLITICA, puntando i riflettori sulla corruzione e sul tradimento, che sono così facili da compiere per chi è accecato da potere e denaro; niente più ideali, niente più passione. Il film fa vedere come è facile dimenticarsi di cosa la politica sia veramente, ovvero rappresentare un popolo, tra bisogni, volontà e ideali.

«Racconta la tua città, racconterai il mondo», non c’è frase migliore per descrivere l’intento di Santiago Mitre.

Un film low budget, girato interamente in digitale, che non ha avuto bisogno di una produzione ricca per arrivare al pubblico. Quest’ultimo si è trovato concorde nell’applaudire ad un film coraggioso, capace di dare voce ad un fenomeno troppo spesso soffocato. Ma a volte le grida sorde sono quelle che si sentono meglio.

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Redazione

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