Giunta ormai alla sua conclusione annuale, la Xa edizione del festival Equlibrio 2014 vede l’ospite giapponese Shintaro Oue con la sua compagnia C/Ompany presentare il loro lavoro intitolato Protocol Relating to Status of Bucket and Rope.
Protocol Relating to Status of Bucket and Rope
coreografia Shintaro Oue
danzatori Shintaro Oue, Masahiro Yanagimoto, Shintaro Hirahara, Naoya Aoki
con il sostegno di Dansenshus, Stoccolma e Nuovo Teatro Nazionale, Tokyo
con il supporto dell’ Istituto Giapponese di cultura
Sabato 22 febbraio 2014
Sala Studio, Auditorium Parco della Musica, Roma
Vedi calendario Festival Equilibrio 2014
Vai al sito della compagnia C/Ompany
Non è sempre detto che in sessanta minuti di spettacolo di danza ci sia bisogno della musica.
Nell’ ottima cornice della Sala Studio per la C/Ompany questo non sembra essere affatto impossibile: infatti i comunicativi e spontanei danzatori si accompagnano ed esprimono, oltre che con i corpi, attraverso mugugni, frasi, emissioni vocali, suoni, silenzio, e fanno trasparire un lavoro sincero e diretto. Tanto è vero che solo durante gli applausi finali ci si rende conto che la musica non è stata utilizzata e che, a dir la verità, non se n’è sentita la mancanza. Cimentandosi in qualche parola italiana o esprimendosi in quel goffo inglese tipico degli estremo orientali, i quattro danzatori dalle fisicità estremamente diverse si sono messi in gioco veramente, e hanno colpito nel segno nella cosa più difficile di sempre: far ridere.
Verde il secchio in scena, verdi le corde,verde il cappuccio, verdi i calzini, e verdi persino i fuseaux. I giapponesi non lasciano spazio ad ambiguità e giocano a carte scoperte con una corda fuori misura legata in alto sul fondo sinistro del palco e un secchio, che sono gli unici elementi scenografici; li esplorano e li utilizzano divertendosi, simulando l’impiccato, o immergendo la testa nel secchio, come farebbe uno struzzo per nascondersi, oppure usandoli a mo’ di zaino o di borsetta, ma in una maniera equilibrata che impasta il giusto quantitativo di leggerezza, autoironia, divertimento e sketch da macchiette, senza scivolare mai nel banale.
La performance è costruita sull’alternanza estremamente armoniosa di scene narrative e scene descrittive. Protagoniste indiscusse delle prime sono l’uso della voce, della mimica e della gestualità – come, ad esempio, nella simulazione della partenza di un aeroplano – mentre nelle seconde c’è un abbondante uso della tecnica contact e del floor work, frutto del lavoro spalla a spalla di tutti e quattro i membri della compagnia che scivolano alla perfezione insieme.
Al danzatore Shintaro Oue non è del tutto nuovo il palcoscenico di Equilibrio all’Auditorium romano, poiché in edizioni precedenti del festival si è esibito in TeZuka e Puz/zle di Sidi Larbi Cherkaoui, che, come direttore artistico del festival stesso, lo ha invitato quest’anno in altre vesti. È così, dunque, lo abbiamo conosciuto anche come coreografo della compagnia C/Ompany che ha fondato in Giappone e in Svezia.
Con Protocol Relating to Status of Bucket and Rope si può dire che il nipponico fa uno studio – come d’altronde lascia ben intendere il titolo stesso esemplificativo della performance – che indaga su ciò che si può creare intorno ad un pretesto come, ad esempio, un secchio o una corda. L’elemento determinante che rende piacevole lo spettacolo sta nel fatto che il coreografo non si è prolungato fino a logorare la ricerca, bensì ha messo un punto quando è giunto ad un buon momento.