Ideato e diretto da Luca Silvestrini
Con Jon Beney, Valentina Golfieri, Parsifal James Hurst, Charlotte Broom, Clemmie Sveaas, Tomislav English
Festival Equilibrio 2015, Sabato 21febbraio, Auditorium Parco della Musica, Roma
Nel mondo governato da tweet, poke, faccine tristi, faccine sorridenti, benvenuto di Skype, chat, tag, richieste d’amicizia, veicolati dal rumore frenetico delle dita sulla tastiera, sei performer danzano la dimensione cyber riproducendo il frastuono generato dai social networks e il movimento incontrollato e incontrollabile che ne consegue, alla ricerca primordiale di relazioni umane.
Troneggiano tre grandi pannelli rettangolari sul fondale del palcoscenico: una scenografia essenziale ed efficace, al contempo quinta scenica e parete per le videoproiezioni. È infatti un’enorme proiezione di volti, in primissimo piano ipnotizzati dallo schermo del loro pc, che accoglie il pubblico della Sala Petrassi.
Sulla musica di Andy Pink, che supporta egregiamente l’intero spettacolo, i danzatori si presentano come i protagonisti di tante storie diverse e allo stesso tempo comunissime che accadono nel mondo dei social. È così che sfilano bugie sull’età, fraintendimenti di intenti, parole vuote e frasi fatte per non sentirsi soli, trilli vari, emoticons, descrizioni di sé e del partner ideale. Gli interpreti usano in maniera straordinaria anche la voce, che nel movimento, nelle azioni fisiche e nelle sequenze di contact, rimane sempre nitida, quasi a riportare il linguaggio scritto sullo schermo del pc.
La semplicità riassuntiva, a volte estrema, del linguaggio social distorce i rapporti degli esseri umani e l’incapacità di relazione è amplificata. E’ il paradosso del nostro secolo, che vede una percentuale al minuto elevatissima di persone connesse sui social. Ma social è anche sinonimo di divertente, così i danzatori muniti di smartphone, scendono tra il pubblico in sala e scattano foto e selfie, facendo toccare con mano l’ordine sovvertito tra realtà e finizione.
Con immediatezza, intelligenza e ironia, Luca Silvestrini crea un lavoro estremamente accessibile e serio che rappresenta fedelmente e senza giudizio il nostro utilizzo di internet, lasciando incipit a molti spunti sull’argomento.
In conclusione le tre coppie di danzatori cercano sempre incontri vis à vis, che riportano al motivo della nascita dei social, nonché al bisogno primario degli esseri umani: la ricerca dell’amore in tutte le sue forme. Non poteva esserci titolo migliore.
LOL