Al via dal 24 aprile fino al 24 giugno la III edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma, promosso da Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico. Due mesi durante i quali compagnie e artisti di rilievo internazionale per la danza contemporanea si avvicenderanno sul palco del Teatro Olimpico e nei Giardini della Filarmonica Romana: da Aterballetto ai Mummenshanz, da Collettivo 320chili a Alessandra Cristiani.
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Quest’anno il Festival Internazionale della Danza di Roma, giunto alla sua terza edizione, sarà dedicato a Vittoria Ottolenghi. Da sempre preziosa consigliera e vicina alle istituzioni della danza romana, scopritrice di grandi talenti, è a lei che va l’omaggio in apertura della conferenza stampa tenutasi presso la Sala Casella della Filarmonica Romana mercoledì 17 Aprile.
Un palcoscenico che diventa punto di incontro per quattro diverse realtà della danza contemporanea e del teatro visivo dei nostri giorni, per indagare le infinte possibilità del linguaggio corporeo coreografico e dell’espressione umana. La volontà di dare spazio a tradizione e innovazione, con due prime rappresentazioni assolute, prende forma nelle parole di presentazione del Festival di Lucia Bocca Montefoschi, Amministratore Delegato e Direttore Artistico del Teatro Olimpico, e Sandro Cappelletto, Direttore Artistico dell’Accademia Filarmonica Romana.
Ad aprire la manifestazione sarà dunque Aterballetto, considerata la prima realtà italiana nel panorama della danza al di fuori delle fondazioni liriche. La compagnia di balletto di Reggio Emilia, nata nel 1979 e apprezzata in tutto il mondo, torna a Roma al Teatro Olimpico mercoledì 24 e giovedì 25 Aprile con una serata interamente dedicata a Stravinskij. Tre le coreografie di Mauro Bigonzetti, di cui il Direttore Artistico Cristina Bozzolini presente in sala ha voluto sottolineare l’estrema visibilità e straordinarietà dei passi a due: Les Noces, Intermezzo e Le Sacre, quest’ultimo al debutto romano nel centenario della prima scandalosa rappresentazione a Parigi firmata da Nijinskij e dai Ballet Russes. La potenza delle note del compositore russo, la straordinaria tecnica dei danzatori di Aterballetto e le coreografie di Bigonzetti per un ritorno della compagnia tanto atteso nella capitale.
Dalla musica al silenzio per un altro gradito ritorno, quello dei Mummenschanz, compagnia svizzera di teatro visivo tra le più importanti al mondo che si esibirà sempre sul palco dell’Olimpico da venerdì 3 a domenica 12 Maggio. Definiti dalla stampa Les musiciens du silence, i brillanti artisti della compagnia recuperano tutto quello che la nostra società consumistica ha gettato via: tubi mobili, carta igenica, notes, fogli, pezzi di stoffa, plastilina e maschere facciali, per portare in scena figure mobili e creature interattive. La co-fondatrice Floriana Frasetto ricorda come questo sia uno spettacolo che vuole ripercorrere i 40 anni di attività di un gruppo divertente, che ha incantato le platee di tutto il mondo e di tutte le età senza bisogno dell’uso di un accompagnamento musicale ma solo grazie a giochi coreografici colorati e sempre nuovi, oggi diventati una vera e propria forma d’arte.
Il Festival prosegue con una compagnia italiana emergente di giovani ragazzi, Collettivo 320chili, la somma dei loro pesi corporei. Attraverso i diversi linguaggi provenienti dalla danza contemporanea, dal teatro di strada, dal circo, dall’acrobatica e dalla danza aerea, lasciano emergere immagini evocative e pittoriche create dalle infinite possibilità di movimento scaturite dalle diverse discipline. Sotto la direzione coreografica di Piergiorgio Milano saranno in scena, ancora una volta sul palco del Teatro Olimpico, da mercoledì 22 a venerdì 24 Maggio con due interessanti pieces. Ai migranti, che ha ricevuto il Premio Equilibrio 2010, è un atto di riverenza verso coloro che sono spinti, forzati, costretti a viaggiare e camminare in un’epoca piena di ostacoli e complessità e ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Misticanza invece è la prima delle due rappresentazioni inedite presentate al Festival Internazionale della Danza: pensa ai danzatori come verdure crude che vanno mangiate insieme. Un po’ come le diverse arti di strada a cui il gruppo fa riferimento.
L’ ultimo appuntamento del Festival, inaugurazione della stagione estiva della Filarmonica Romana, si terrà lunedì 24 Giugno nella cornice suggestiva dei Giardini della Filarmonica: la rappresentazione in prima assoluta di Eros Aria, della danzatrice e coreografa Alessandra Cristiani, in residenza presso la Filarmonica, che ha commissionato il lavoro. Con influenze derivanti dalla danza giapponese butoh, la Cristiani si propone di indagare nel suo spettacolo il rapporto complesso tra amore e natura.
In concomitanza con il Festival, sono state organizzate altre interessanti iniziative: la presentazione del Fondo Ottolenghi, donato alla biblioteca della Filarmonica, il 24 Aprile in foyer prima dello spettacolo, il pic nic del 25 Aprile dedicato alla Sagra della primavera ospitato dai Giardini della filarmonica e il workshop tenuto dal Collettivo 320chili venerdì 24 Maggio presso il MAXXI e dedicato all’incontro tra danza e arte contemporanea.