PROMETEO: CONTEMPLAZIONE + PROMETEO: IL DONO
primi due quadri del progetto coreografico 2015-2016
di Simona Bertozzi e Marcello Briguglio
con Aristide Rontini, Stefania Tansini e Simona Bertozzi
disegno luci Antonio Rinaldi
organizzazione Federica Furlanis, Beatrice Capitani
produzione Nexus 2015
Con il contributo di Mibact e Regione Emilia Romagna-Fondo di Sostegno alla produzione e distribuzione della Danza d’Autore Regione Emilia-Romagna 2015/2016
e con il sostegno di Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto Centro di Produzione
Festival Teatri di Vetro
8 Ottobre 2016, Teatro Vascello, Roma
La compagnia di Simona Bertozzi ha portato al teatro Vascello per la decima edizione del Festival teatri di Vetro, una versione inedita dello spettacolo Prometeo. Per la prima volta infatti il prologo in nero, quadro denominato Contemplazione, si è aggiunto al secondo quadro Prometeo il Dono, concluso da un finale inedito e di forte impatto scenico.
La scena è spoglia, bagnata da una flebile luce calda che introduce alla visione del prologo. Una donna, Simona Bertozzi, vestita di nero si muove sul palco, lasciando scie di luce e di energia che raggiungono la platea con delicatezza. Il suo movimento si crea, si riempie di volume e si sospende congegnato e perfetto e continua anche in un corpo altro. L’entrata della danzatrice Stefania Tansini crea una continuità straniante, sia per la fisicità così simile, sia per il continuum energetico e dinamico.
Nel secondo quadro le vesti indossate dalle due interpreti rimandano a visioni ancestrali, visioni di Bauschana memoria. L’arrivo del titano Prometeo, incarnato dalla figura del danzatore Aristide Rontini, apporta energia ed esplosività. La sua danza è già di per sé un dono, una spinta alla creazione, al mutare, all’inarrestabile conseguenza delle scelte. Scelte dinamiche ed energetiche, che condizionano l’andamento delle due interpreti in scena. Un dialogo a tre che unisce potenza a delicatezza, nel segno della gestualità della Bertozzi.
Parola d’ordine di questo lavoro è poeticità del gesto e armonia degli elementi scenici. Le musiche, le luci e i costumi si raccolgono tutti perfettamente per la creazione di un piccolo capolavoro.