Nell’ambito della rassegna cinematografica dei Paesi del gruppo Visegrád, Domenica 3 marzo alla Casa Del Cinema di Roma è stato proiettato Final Cut – Ladies and Gentlemen, opera sperimentale che in ottantacinque minuti rielabora le scene di oltre cinquecento film classici montati in un’unica, nuova vicenda.
Final Cut – Ladies and Gentlemen, di G. Pálfi, Ungheria 2012, 85′
Sceneggiatura: Zsofia Ruttkay
Montaggio: Judit Czako, Karoly Szalay, Nora Richter, Reka Lemhenyi
Musica: Balazs Barna
Suono: Tamas Zanyi
Produzione: University of Drama and Film – Budapest
Interpreti: Brigitte Bardot, Brad Pitt, Greta Garbo, Robert De Niro, Maryl Streep, Marcello Mastroianni, Audrey Hepburn, Jodie Foster, Vivien Leigh
Quante storie d’amore sono state rappresentate? Colpo di fulmine, matrimonio, crisi e lieto fine. Ma cosa succederebbe se una trama simile fosse raccontata da oltre cinquecento classici montati ad hoc?
E’ sera, Bruce Willis fa la doccia mentre la Nikita di Luc Besson si trucca. La scintilla tra i due scoppia in un locale dove sullo stesso palcoscenico ballano la Rita Hayworth di Gilda e Jessica Rabbit. E così un languido Rocky Balboa attende in strada l’arrivo di una conturbante Anjelica Huston, uscita da La Famiglia Addams. Vanno al cinema, siamo negli anni 80, e Sophie Marceau bacia il suo Mathieu ne Il tempo delle Mele, mentre in Notting Hill Julia Roberts tira i pop corn a Hugh Grant. Si spostano in discoteca e a ballare ci sono Johnny e Penny di Dirty Dancing assieme a Leonardo Di Caprio e Kate Winslet sul Titanic di James Cameron. Tra i due funziona e così il film segue il montaggio di alcune tra le scene di sesso più famose del cinema, come quella tra Michael Douglas e Sharon Stone in Basic Instinct. Convolano a nozze ed a sposarsi è Cenerentola.
Entriamo nella fase della routine matrimoniale. In Pretty Woman, Vivian cerca di telefonare, ma la Gwyneth Paltrow di Sliding Doors aggancia l’apparecchio sconsolata. E’ crisi, Mia Farrow va dal ginecologo, con la canzone Roxanne in sottofondo, mentre il marito sospetta di essere tradito. Per ripicca si arruola nell’esercito un attimo dopo che Donna Reed pronuncia il suo famoso «Welcome home, mister Bailey» ne La vita è meravigliosa. Vediamo Forrest Gump in Vietnam ed il Sergente Hartman che sbraita in Full Metal Jacket. Intanto la moglie si strugge per l’equivoco con la stupenda colonna sonora de I segreti di Twin Peaks in sottofondo. Rielaborando la scena della doccia in Psycho, Janet Leigh sembra malinconica mentre aspetta il ritorno del marito. Ma come nei migliori film, l’amore trionfa: Sylvester Stallone corre sulla spiaggia, Forrest Gump corre per la strada, Alexandre Sterling corre per il giardino della scuola con una destinazione comune. Il film si chiude sui baci che hanno fatto scuola: quelli tra Rhett e Rossella in Via Col Vento, Holly e Paul in Colazione da Tiffany, T.R. e Alicia in Notorius.
Final Cut-Ladies and Gentlemen è un’opera sperimentale di montaggio a cui il regista ungherese György Pálfi ha lavorato per oltre tre anni. L’idea è senz’altro geniale, in 85 minuti scorre la storia del cinema con tutte le sue icone più rappresentative assemblate oltre il tempo e lo spazio. Pur senza esprimere significati particolari, merita di essere visto: chi non ha mai sognato Brad Pitt che incrocia Marlon Brando, o Brigitte Bardot che attende la telefonata di Marcello Mastroianni? Inizialmente è un po’ faticoso mettere in luce l’intreccio, sembra quasi un grande calderone di scene, ma poi diventa tutto chiaro ed il pubblico sorride ogni volta che il riadattamento fa incontrare attori e film di epoche diverse. Lodevole il lavoro certosino del regista, le rielaborazioni sembrano infatti appartenere ad un unico set. Alcune scene durano pochissimi secondi ed i titoli di coda mostrano un impressionante elenco di oltre cinquecento film utilizzati. Da vedere con curiosità.
