FLUG EP: dubbi, delicatezze e scomposizioni

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FLUG EP

Data di pubblicazione: 2012
Gruppo: Flug
Line up:
Giuseppe Zingaro: chitarre, percussioni, voce
Luciana Patullo: voce
Kein: elettronica, basso
Genere: elettronica, glitch, cantautorale
Info:
sito ufficiale www.flugmusic.com
pagina facebook https://www.facebook.com/flugmusic
profilo soundcloud http://soundcloud.com/flug-2/sets/flug-ep-1
official video: http://www.youtube.com/watch?v=2sh7WUCIAW8&feature=relmfu
Kein sito ufficiale www.kein.it

Durante un’intervista di qualche giorno fa, domandando al sound artist Franz Rosati se il futuro della musica fosse la musica elettronica, mi è stato risposto che il futuro della musica è la contaminazione, che probabilmente abbatterà sempre di più i limiti tra i diversi generi. Nessuno rinuncerà mai alla bellezza del suono dello strumento e della voce viva, sebbene la sperimentazione acustica contemporanea stia abbracciando sempre di più la produzione digitale.

La contaminazione non è il compenetrarsi del vecchio che si dà una nuova faccia, ma la creazione miracolosa di qualcosa di nuovo. Timide ed eleganti atmosfere elettroniche, curatissime scelte strumentali, moderne tinte della voce femminile italiana che recita da protagonista: questo è il primo lavoro dei Flug, gruppo musicale tripartito che si muove tra Roma e Campobasso, risultato della collaborazione tra Luciana Patullo alla voce, Giuseppe Zingaro (chitarre, percussioni e voce) e Kein, music performer già affermato a livello internazionale grazie ad una produzione elettronica emotiva e armonica in cui galleggiano sonorità glitch, creando una sintonia dolce e scomposta.

Quattro pezzi per questa prima uscita distinta da un’ampia varietà compositiva, madre di una dinamica musicale evidente sia all’interno dei singoli brani che a livello complessivo. Si parte con Orizzonte, tenerezza di chitarre e elettronica soffusa, la voce che non esagera mai e racconta i dubbi su quel che ancora è impossibile sapere. Niente si fa aggressiva, psicotica e dura, una cassa percuote l’aria e si placa arresa solo all’altezza del ritornello, che torna a parlare un linguaggio pregno di melodia che non si perde più fino alla fine dell’Ep. Gita al lago rende la testa fluttuante, una chitarra vibra e una voce ricorda sussurrando che tutta la necessità del mondo è amore. Il disco si chiude con Ancora qui, in cui i ritmi virano verso il rock, la voce diventa adulta e si accompagna a una chitarra che canta insieme a lei, chiudendo, per non sbilanciarsi mai in qualcosa di definito, con venti secondi di atmosfera distante, testimonianza del mondo complesso che si cela dietro questi brani, che ascoltati ogni volta svelano qualcosa di nuovo.

Flug Ep si presenta come un complesso mosaico bizantino, riccamente composto da grandi e minuscole tessere che non si distinguono fino a quando non ci si avvicina notando come ogni brandello sia stato costruito con l’attenzione di un chirurgo, creando magistralmente un disegno che richiama qualcosa di trascendente attraverso delle indicazioni reali. Dubbi, delicatezze e scomposizioni tracciano un ritratto di questo interessante prodotto musicale che mischia elettronica e cantautorato femminile italiano, configurandosi come una novità che reinterpreta un passato e guarda contemporaneamente al futuro, creando un organismo nuovo che con gli occhi spalancati si mostra e osserva quello che lo circonda con sensibilità.

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